Speciale QUEI FAVOLOSI ANNI 90
STAGIONE 1989-90 : IL NAPOLI FA IL BIS BEFFANDO IL MILAN AL FOTOFINISH
La stagione calcistica 1989-90, quella che precede i mondiali di Italia 90, verrà ricordata non soltanto per il secondo storico trionfo del Napoli di Maradona, ma anche per una tragedia che colpisce il calcio italiano. Il 3 settembre del 1989 ci abbandona infatti Gaetano Scirea in un incidente d’auto in Polonia, all’epoca vice allenatore della Juventus dopo esserne stato la bandiera e il simbolo per 14 anni. Lascerà un vuoto incolmabile nel mondo del pallone.
Tornando al calcio giocato, è un campionato che vede da subito protagonisti Napoli e Milan. Gli azzurri, guidati da Bigon in panchina e inizialmente orfani di un Maradona più bizzoso che mai, dominano il girone di andata tallonati dai rossoneri di Sacchi e guidati da un Van Basten in splendida forma.
E’ un Napoli pratico e poco spettacolare, capace però di esaltarsi nei confronti diretti al San Paolo strapazzando le milanesi nel proprio fortino e che ha puntellato l’organico con il giovane Gianfranco Zola chiamato al non facile compito vice-Maradona.I campioni d’italia dell’Inter chiudono il giro di boa a sole due lunghezze dai partenopei dopo aver integrato l’organico con il biondo attaccante Jurgen Klinsmann, che va a far compagnia alla colonia tedesca composta da Brehme e Matthaus. Ma i ragazzi di Trapattoni difettano in continuità.
Meno bene la Juventus di Zoff che però si consolerà con la conquista della Coppa Uefa ai danni di una Fiorentina deludente in campionato ma illuminata da un certo Roberto Baggio. Il girone di ritorno fa notare un calo del Napoli, battuto 3-0 nello scontro diretto a San Siro l’11 febbraio e sorpassato dai rossoneri la giornata successiva dopo la sconfitta contro la Sampdoria di Boskov, trascinata dai gemelli del gol Vialli- Mancini.
Ma gli azzurri, guidati da uno strepitoso Maradona e dalla vena prolifica di Careca e Carnevale, si riscattano nel finale inanellando una serie di cinque vittorie consecutive propiziata da un tre a uno contro la Juventus nel quale Diego sfodera il meglio del suo repertorio : sinistro maligno all’angolino e punizione magistrale. Alla 31ma giornata gli azzurri riagguantano i rossoneri tra le polemiche vincendo a Bergamo a tavolino dopo una monetina lanciata dalla curva bergamasca che ferisce il centrocampista napoletano Alemao.
Nella stessa giornata al Dall’Ara di Bologna il Milan usufruisce a sua volta di una discutibile decisione arbitrale favorevole, venendo graziato da un gol regolare non segnalato. Gli uomini di Sacchi accusano il colpo e alla penultima vengono clamorosamente sconfitti a Verona mentre il Napoli passa facile a Bologna. E’ l’apoteosi per il popolo partenopeo. Il 29 Aprile davanti ad un San Paolo stracolmo gli azzurri battono la Lazio con una rete dello stopper Baroni e conquistano il secondo scudetto a soli due anni dal primo storico successo. In coda, oltre a Cremonese e Ascoli, retrocedono a sorpresa Verona (campione d’Italia 5 anni prima) e Udinese, che in estate era stata grande protagonista sul mercato grazie agli acquisti di due giovani futuri campioni quali Nestor Sensini e Abel Balbo. Tra i marcatori, oltre al già citato Van Basten che chiude con 19 gol e a Maradona (16), da segnalare i 15 gol di Schillaci al suo primo campionato di A e i 14 del tedesco Rudy Voeller, stella di una Roma che chiuderà al sesto posto qualificandosi in Uefa insieme all’Inter e alle rivelazioni Atalanta e Bologna . Il ventiduenne Roberto Baggio realizza invece 17 gol e attira l’interessa della Juventus che in estate lo preleverà dalla Fiorentina per 16 miliardi di lire lasciando di stucco i tifosi viola che manifesteranno tutto il loro dissenso anche con episodi di violenza.
In Europa le squadre italiane fanno l’en-plein: Il Milan conquista la Coppa Campioni battendo in finale il Benfica con un gol di Rijkaard, la Sampdoria si aggiudica la Coppa delle Coppe ai danni dell’Anderlecht, e la Juventus si aggiudica la Coppa Uefa in una finale tutta italiana contro la Fiorentina.