Speciale QUEI FAVOLOSI ANNI 90
1990-91: FAVOLA SAMP. IL CAMPIONATO SI TINGE DI BLUCERCHIATO
Il campionato italiano 1990-91 verrà ricordato come quello dello storico primo trionfo della Sampdoria. I blucerchiati, da anni protagonisti di eccellenti stagioni grazie al presidentissimo Paolo Mantovani e ad un gruppo collaudato formato da giovani campioni guidati da Vujadin Boskov, entrano nella storia vincendo meritatamente un campionato pieno di grandi sorprese.
Tante le pretendenti al titolo. Oltre alle milanesi, Juventus e Napoli partono in pole. I bianconeri si affidano a Maifredi in panchina e ad un tridente da favola composto da Roberto Baggio, Casiraghi e Schillaci ma ben presto dovranno dire addio ai sogni tricolore. I rossoneri di Sacchi partono bene ma iniziano a vacillare dopo la sconfitta a San Siro contro la Samp che inizia pian piano a coltivare il sogno. Poi emerge l’Inter di Trapattoni, che chiude il girone di andata in vetta grazie anche ad uno strepitoso Matthaus autore in quella stagione di 16 reti dopo aver vinto il Mondiale da protagonista soltanto pochi mesi prima.
Delude il Napoli. I campioni d’Italia sono condizionati dal dramma di Maradona, trovato positivo (cocaina) all’antidoping dopo Napoli-Bari del 17 marzo. Gli azzurri, che in estate avevano surclassato la Juventus in Supercoppa (5-1) chiuderanno settimi ma scoprono il talento cristallino di Gianfranco Zola.
Soprendono in positivo, oltre alla Sampdoria che inizia a macinare punti guidati dalla strepitosa coppia gol Vialli-Mancini e da un Pagliuca mai così decisivo, Parma e Genoa. I neopromossi ducali guidati da Nevio Scala disputano una stagione straordinaria, la prima di un lungo ciclo vincente. I rossoblù di Bagnoli terminano addirittura quarti e si impongono nel derby di andata. Molto positiva anche la stagione del Torino di Mondonico che chiuderà in zona Uefa piazzandosi davanti ai cugini bianconeri.
Il girone di ritorno è caratterizzato da una lotta a tre. Sampdoria, Milan e Inter fanno sul serio e la differenza è tutta negli scontri diretti. I blucerchiati compiono il capolavoro battendo prima i rossoneri a Marassi e poi nello scontro diretto del 5 maggio i nerazzurri a San Siro : Vialli e Dossena stendono l’Inter e ipotecano il tricolore, festeggiato il 10 maggio contro il retrocesso Lecce in una partita indimenticabile per il popolo blucerchiato. La Samp tenta poi la doppietta in Coppa Italia, ma si arrende contro una Roma deludente in Serie A ma scatenata nelle coppe. I giallorossi infatti arrivano in fondo anche in Coppa Uefa, persa in finale contro un Inter che riscatta in pieno la delusione in campionato. Il Milan chiude al secondo posto deludendo anche in Coppa Campioni, la Juventus addirittura ottava nonostante l’esplosione di Baggio, continuo anche in zona gol. Anche se il campionato del Divin Codino verrà ricordato soprattutto per un episodio in particolare: a Firenze si rifiuta di battere un rigore contro la sua ex squadra (poi fallito da De Agostini) ed esce dal campo raccogliendo una sciarpa viola.
In coda, retrocedono Lecce, Pisa, Bologna e Cesena. Tra i marcatori si impone Gianluca Vialli, mai cosi continuo sotto rete e autore di 19 gol, seguito da Matthaus a 16 e dalla coppia genoana Aguilera – Skhuravy. Soltanto 11 reti invece per Van Basten.