Speciale QUEI FAVOLOSI ANNI ’90
STAGIONE ’94-’95
Dopo la delusione azzurra ai mondiali di Usa 94 per un sogno soltanto sfiorato, riparte il campionato con una importante novità.La vittoria da questa stagione vale tre punti.
Sono quattro le formazioni che si presentano ai nastri di partenza come pretendenti al tricolore. Oltre ai campioni d’Italia del Milan e alla nuova Juventus di Lippi, inizia a crederci il Parma di Scala ormai considerata una big e la Lazio di Zeman il quale è deciso a portare anche a Roma il suo calcio spettacolo ammirato a Foggia.
Sono molti gli stranieri che approdano nel campionato italiano, tra i più importanti sicuramente Rui Costa alla Fiorentina e Paulo Sousa alla Juventus, che si aggiungono ai pittoreschi Miura e Lalas rispettivamente primo giapponese e primo statunitense del nostro paese.
Regna l’incertezza nella prima parte di stagione : Roma, Parma, Juventus e Fiorentina sono raccolte in pochi punti mentre il Milan è distratto dagli impegni europei. Gli uomini di Lippi iniziano piano piano a rendersi protagonisti nel mese di dicembre con due partite degne di note rimontando prima la Fiorentina in casa da 0-2 a 3-2 e successivamente battendo la Lazio all’Olimpico con un pirotecnico 4-3; in entrambe le partite protagonista un giovanissimo Alessandro Del Piero.
Vincendo poi lo scontri diretto contro il Parma al Tardini l’8 Gennaio 1995 la Juventus pone le basi sullo scudetto.
Il girone di ritorno infatti risulta particolarmente agevole per la Vecchia Signora che a parte la sconfitta nel derby della Mole riesce a tenere a bada Parma e Lazio laurendosi campione d’italia battendo ancora una volta i diretti rivali gialloblù a Torino nel match di ritorno per 4-0. Successo meritato per una formazione solida e coriacea non più Baggio-dipendente come in passato, ma al contrario più equilibrata tatticamente con un centrocampo ermetico e un attacco dove oltre a Vialli e Ravanelli inizia a mettersi in luce Del Piero.
La Lazio acciuffa il secondo posto in extremis: il tridente Signori-Casiraghi-Boksic grazie a Zeman riesce ad esprimere tutto il suo potenziale che permette ai biancocelesti di imporsi come miglior attacco del torneo, 69 reti.Anche i cugini giallorossi disputano una buona stagione; la squadra di Mazzone è meno spettacolare ma riesce comunque ad ottenere un piazzamento Uefa insieme a Milan e Inter.
E’ un Milan che, ormai a pancia piena per il tris tricolore degli anni precedenti, abbandona quasi subito il campionato per concentrarsi esclusivamente sulla Coppa dei Campioni; inoltre i rossoneri vengono sconfitti anche in finale di Coppa Intercontinentale contro gli argentini del Vèlez.
Anche i cugini nerazzurri non riescono mai ad inserirsi nella lotta al vertice, ma riescono a conquistare il piazzamento Uefa prevalendo sulle inseguitrici solo all’ultimo minuto dell’ultima giornata con un gol di Marco Delvecchio contro il Padova che beffò un Napoli ormai quasi certo del sesto posto.
In coda, oltre a Brescia e Reggiana, retrocedono a sorpresa Genoa e Foggia; i rossoblù perdono lo spareggio salvezza contro il Padova mentre i rossoneri orfani di Zeman precipitano nel girone di ritorno dopo un inizio promettente. Tra i marcatori, leader assoluto Gabriel Batistuta.
L’attaccante argentino della Fiorentina domina incontrastato con 26 reti ed è protagonista di un singolare record per il calcio italiano andando a segno in tutte le prime undici giornate di campionato. Dietro a lui il connazionale Abel Balbo con 22 centri e Zola con 19.
Nelle coppe si ripropone il duello Parma – Juventus (questa volta emiliani vincitori in Coppa Uefa) mentre in Coppa dei Campioni il Milan,già deludente in campionato, perde anche la finale contro l’Ajax.
In Coppa delle Coppe impresa soltanto sfiorata per la Sampdoria che si arrende in semifinale contro l’Arsenal.