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Stagione ’98-’99 – Sorpresa Milan, mai trionfo fu più inaspettato (by Simone Clara)
Creato il 05 aprile 2013 da Simo785
Speciale “QUEI FAVOLOSI ANNI ’90″
Stagione ’98-’99
Il campionato di Serie A 1998-99 si preannuncia stellare e allo stesso tempo incerto. Juventus, Inter, Milan, Fiorentina, Roma, Lazio e Parma sono apparentemente in grado di duellare fino alla fine per la vittoria finale. Ma nella pratica, dopo un girone di andata a tinte viola, sarà uno scontro appassionante tra Lazio e Milan deciso soltanto all’ultima giornata. E saranno i rossoneri di Zaccheroni a spuntarla grazie ad un rush finale strepitoso dopo aver sonnecchiato o quasi per tre quarti di campionato.
Pronti via, ed è subito Fiorentina. I viola, trascinati dai gol di Batistuta e dalla vena di Edmundo, hanno un Trapattoni in più in panchina e dominano il girone di andata. Batigol realizza 17 reti nelle prime 17 partite e i gigliati chiudono al giro di boa davanti a Lazio e Parma.
Soprattutto al ‘Franchi’ i viola sono una macchina inarrestabile. Sembrano queste le tre squadre favorite per lo scudetto, anche se dal punto di vista tecnico i biancocelesti di Eriksson sembrano avere qualcosa in più: Vieri, Salas, Mancini, Nedved tanto per citare qualche nome.
Il Parma può contare su una difesa impenetrabile con Buffon, Cannavaro e Thuram e su una coppia gol fantastica composta da Crespo e Chiesa ma i ducali di Malesani difettano in continuità.
Male fin da subito Inter e Juventus. I nerazzurri sono condizionati dagli infortuni di Ronaldo e dai numerosi avvicendamenti in panchina (da Simoni a Lucescu, da Castellini a Hodgson) abbandonando quasi subito il treno delle prime posizioni. La Juventus vive il dramma di Del Piero che l’8 novembre ad Udine si infortuna gravemente; seguiranno risultati negativi culminati con il 2-4 casalingo contro il Parma che costa la panchina e Marcello Lippi, sostituito da Ancelotti. Sia nerazzurri che bianconeri chiuderanno tristemente la stagione fuori dall’europa perdendo gli spareggi Uefa contro Bologna e Udinese.
Il girone di ritorno si apre con due brutte notizie per la capolista Fiorentina. A Febbraio contro il Milan, Batistuta si infortuna. Una settimana più tardi, con la squadra impegnata ad Udine e già orfana del suo capitano, Edmundo parte per il carnevale in Brasile. Facile intuire che nel giro di poche settimana i viola passeranno dalla prima alla terza posizione. Ne approfitta la Lazio, che conquista la vetta e ad inizio Aprile ha sette punti di vantaggio sul Milan. Ma nel giro di due settimane i capitolini crollano inaspettatamente, perdendo prima nel derby contro la Roma di Zeman e successivamente in casa contro la Juventus.
E i rossoneri iniziano seriamente a crederci. Fino a quel momento la squadra di Zaccheroni aveva anche ricevuto qualche critica di troppo. Ma il gruppo è solido e vincente. In un altalena di emozioni e un finale inarrestabile con sette vittorie consecutive, il Milan sorpassa la Lazio alla penultima giornata trionfando a Perugia la settimana successive grazie alle reti di Bierhoff e Guly.
Beffa per i biancocelesti, gioia incontenibile per i rossoneri. Tra i protagonisti inaspettati oltre ai soliti Weah, Maldini e Boban, il giovane portiere Abbiati, il bomber Oliver Bierhoff e il puntuale Maurizio Ganz autore di gol pesantissimi. Dunque, Milan campione d’Italia davanti a Lazio, Fiorentina e Parma. I biancocelesti si consoleranno con la vittoria in Coppa delle Coppe, mentre il Parma trionfa sia in Coppa Uefa battendo il Marsiglia sia in Coppa Italia ai danni di una sfortunata Fiorentina.
Emozioni anche in coda: oltre a Vicenza ed Empoli, retrocedono Sampdoria e Salernitana. I blucerchiati inizialmente guidati da Spalletti e con una formazione di medio alta classifica crollano clamorosamente; i granata invece disputano un campionato generoso, lanciando giovani promettenti come Di Vaio e Di Michele dicendo addio alla serie A dopo soltanto un anno non senza polemiche con qualche decisione arbitrale sfavorevole. Si salvano invece Perugia e Venezia. Ma se la salvezza dei grifoni è già in cassaforte dopo il girone di andata, quella dei lagunari ha del soprendente. Ultimi al giro di boa, protagonisti nel girone di ritorno grazie soprattutto al talento di Alvaro Recoba, in prestito dall’Inter e autore di 11 reti decisive.
Tra i capocannonieri, Marcio Amoroso vince sul filo di lana il duello con Batistuta realizzando 22 reti contro le 21 dell’argentino sfruttando anche 7 calci di rigore. Più staccati, Bierhoff, Delvecchio, Muzzi e Crespo. Da segnalare anche i 15 gol di un Beppe Signori rigenerato dall’ambiente di Bologna.