Spesso le donne mi scrivono. Tramite mail, chat, messaggi privati su Facebook o nel blog. Mi scrivono anche di loro esperienze di violenza, di ogni tipo: psicologica, fisica, sessuale.
Stranamente, mi colpisce molto la VIOLENZA PSICOLOGICA rispetto alle altre tipologie. Non che si possa fare una graduatoria dello SCHIFO DELLE VIOLENZE di GENERE, ma la VIOLENZA PSICOLOGICA spesso e volentieri è l’anticamera della VIOLENZA FISICA e/o SESSUALE.
La trovo ignobile perché è una sorta di avviso, di proclama, di editto dell’uomo (di quel tipo di uomo). Un sorta di parassita che spesso si insinua nella mente e nell’anima delle donne tentando di mangiarne le certezze interiori, la serenità, la voglia di vivere.
La tipica frase testosteronica che mi viene girata dalle amiche è: “stai zitta, sennò ti riempio di colpi”.
Con questa emanazione del suo potere, l’uomo intende ristabilire dei ruoli stereotipati, violenti, schiavizzanti:
- io sono il padrone e tu sei la schiava,
- io comando e tu taci,
- io ho la forza fisica per distruggerti e tu no.
Accade soprattutto quando LUI sente il terreno minato, quando sente che gli potrebbe essere tolto un pezzetto del suo dominio sul “tutto”. Perché LUI – per sentirsi tranquillo – deve sapere di dominare sul “tutto”: LEI non può avere una testa, un cervello, un’anima, delle emozioni, la voglia di esprimere la sua opinione, di fare ciò che vuole e come vuole. Non può.
LEI non può tentare una discussione alla pari: il “parliamone civilmente” non esiste nella logica di questi uomini. Esiste solo il tacere della donna.
E allora ecco la frase magica: “Stai zitta, sennò ti riempio di colpi.”
_______________________________________________________________________________________CONTATTI 18 ottobre 2013: 18023
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