Stalin uccide ancora

 

   Quante persone ha ucciso Stalin? 35 milioni? Be’, adesso bisogna aggiungerne 96: quelle che stavano andando a Katyn, in Russia, per commemorare i 22.000 polacchi fatti trucidare da Stalin per decapitare la classe dirigente della Polonia nel quadro della spartizione di quel povero paese fra la Germania nazista e l’Unione Sovietica. E’ come se le avesse uccise lui, facendo schiantare sul terreno il Tupolev presidenziale polacco al quarto tentativo di atterraggio. Senza massacro di Katyn, nessuno sarebbe andato a Katyn. E se nessuno fosse andato a Katyn, non ci sarebbe stato un secondo massacro di Katyn. La Polonia avrebbe ancora il suo presidente, la moglie del presidente, gran parte del governo e perfino il cappellano dell’esercito, per non parlare del personale di volo.

  Perché il pilota non ha dato retta alla torre di controllo che gli suggeriva di atterrare a Minsk dove c’era una visibilità migliore? Perché si è ostinato ad atterrare a Smolensk? Quale influsso maligno gli ha suggerito di intestardirsi in una nebbia impenetrabile fino toccare le cime degli alberi e schiantarsi al suolo? Non lo sapremo mai, ma c’è da scommettere che Stalin si sta fregando le mani tutto contento nella sua tomba ai piedi del Cremino. Il buon Josip è riuscito a decapitare la classe dirigente polacca un’altra volta.

      Dragor

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