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Staminali: primo test sull’uomo per la cura delle lesioni alla colonna vertebrale. Risultati positivi

Creato il 19 settembre 2012 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Staminali: primo test sull’uomo per la cura delle lesioni alla colonna vertebrale. Risultati positiviSono buoni i risultati preliminari del primo trial clinico portato avanti in Usa che mira a verificare l’efficacia di un trattamento con cellule staminali su pazienti che hanno riportato fratture alla spina dorsale.

Dopo lo studio dell’università di San Diego che ha sperimentato su modelli animali la possibilità di trattare le lesioni al midollo spinale con cellule staminali neuronali (di cui vi avevamo parlato nell’articolo “Cellule staminali per riparare il midollo spinale“), arriva la notizia che una azienda statunitense di nome StemCells ha già potuto iniziare un trial clinico per la sperimentazione di un trattamento per le fratture alla spina dorsale basato sull’infusione di cellule staminali. Non solo: i primi risultati di questa sperimentazione sembrano essere molto positivi. Due persone su tre tra quelle trattate, infatti, hanno ricominciato ad avere qualche sensazione agli arti inferiori.

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Anche in questo caso sono state impiegate cellule staminali neurali, responsabili della generazione del sistema nervoso, prelevati da feti in seguito ad aborto. Sono già passati sei mesi da quando l’infusione ha avuto luogo e nessuno dei tre pazienti trattati ha avuto reazioni di rigetto. Due di loro, anzi, hanno dato i primi segni di riuscire a percepire stimoli tattili e elettrici al di sotto della frattura.

Servono naturalmente molti più dati per stabilire se il trattamento possa essere effettivamente definito efficace, ma i primi risultati sono, anche a detta della stessa azienda che sta conducendo i test, molto incoraggianti. L’azienda si è detta inoltre intenzionata a testare prossimamente questo tipo di trattamento su pazienti che hanno riportato fratture parziali della colonna vertebrale, mentre i tre soggetti che si sono sottoposti al trattamento nella prima fase del test erano tutti i tre con fratture totali.

Fonte immagine: Novartis AG – Flickr.com


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