Si aggiunge un nuovo capitolo alla causa legale sui diritti di Spider-Man che vede scontrarsi nuovamente, da qualche settimana, la Stan Lee Media (che come ricordiamo, non ha niente a che fare con Stan Lee) e la Walt Disney Pictures, di cui vi abbiamo ampiamente aggiornato solo qualche giorno fa.
La major ha interpellato, secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, il giudice del tribunale della Pennsylvania per mettere fine una volta per tutte alla disputa, definita dalla Disney “vessatoria”.
La SLMI è stata fondata da Stan Lee alla fine del 1990, ma intorno alla fine del secolo scorso, l’azienda ha dichiarato fallimento venendo abbandonata da Lee. Da allora, gli azionisti della Stan Lee Media hanno tentato, senza successo, di convincere i vari tribunali di avere perso i diritti lucrativi sui personaggi Marvel in modo improprio, una motivazione sempre respinta negli anni attraverso numerose sentenze.
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">L’ultima querelle era iniziata nel mese di settembre, quando Disney Enterprises, Marvel e Cameron Mackintosh Ltd. avevano intentato causa alla American Music Theater per avere utilizzato elementi di Spider-Man e di altre proprietà come Il re Leone all’interno del musical Broadway: Now and Forever, causa in cui si è infilata la Stan Lee Media, dichiarando di essere l0unica licenziataria dei diritti dell’arrampicamuri.
Una delle motivazioni che spinge la SLMI a continuare a intentare causa alla Disney, è basata sul fatto che i vari giudici affermano nelle loro sentenze che la questione sia già stata definita dai loro predecessori in altri procedimenti passati, ma a questo proposito la società ha sempre risposto che nessun giudice ha mai sancito dichiarazioni definitive sulle rivendicazioni del copyright.
Nel documento presentato al giudice della Pennsylvania, la Disney ha quindi chiesto definitivamente di mettere fine alla disputa legale, affermando che la SLMI è una società che amministrativamente si è dissolta quando entrò in bancarotta, e che quindi non avrebbe alcuna legittimità non solo a operare, ma anche ad avere pretese su licenze e diritti di sfruttamento. Secondo la legge del Colorado, una società discolta non può svolgere la propria attività se non “per liquidare i propri affari e le proprie attività”.
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