Magazine Diario personale

Stanchezza e fastidio

Da Lanterna
Ieri ho degnamente festeggiato il ritorno a scuola di Amelia in due modi: prima incazzandomi perché per tutta la settimana i bambini usciranno alle 14 e poi facendomi togliere un dente a tradimento (credevo di poterlo salvare, e invece ho scoperto che ad agosto si era fessurato troppo in profondità - colpa di una banale granella di zucchero). Beh, non tutto il male vien per nuocere: a causa dell'intervento, devo stare a casa oggi e domani, il che mi permette di non preoccuparmi della scuola di Amelia. E giovedì la va a prendere mia mamma.
In realtà l'intervento è stato relativamente leggero: una volta passata l'anestesia, ho preso il primo Aulin e mi sono incollata alla guancia il ghiaccio. Ma mi è rimasta addosso una spossatezza pazzesca, che mi rende abbastanza intollerante e apatica. Il che, potete immaginare, non è il massimo se sei a casa con due bambini piccoli e sani, che giocano, litigano, hanno fame e sete e voglia di fare la pipì.
Vorrei mettermi a letto sotto le lenzuola e dormire, oppure guardare film decisamente poco impegnativi (tipo ieri, mentre loro erano fuori col papà a comprare la dotazione per la scuola e i medicinali per me, mi sono vista From Paris with Love, un giocattolone divertente - infatti è stato prodotto da Luc Besson, come Wasabi). Oppure vorrei che mi arrivassero gli arretrati di Gea che ho comprato online e che ci potessimo mettere io e Luca a leggerli insieme sotto le lenzuola. Oppure ancora vorrei che qualcuno mi ricaricasse la Postepay per poter comprare i seguiti della storia di Topicco e leggere "Come diventare un pirata" ad Amelia, che per conto suo ha scovato un libro di filastrocche di pirati e se ne è innamorata. Oppure ancora vorrei almeno non dover mangiare solo cose fredde: mi è rimasta una pazzesca voglia di wurstel da ieri sera (e mannaggia che quest'anno ho perso il mercato europeo, quindi niente wurstel viennesi quest'anno). A dire il vero, mi accontenterei anche solo di un tè: i cibi freddi e il fatto di non poter uscire di casa (se viene la visita fiscale...) mi fanno penetrare il freddo nelle ossa.
Vabbe', vado a tagliare il melone per mangiarlo con la robiola, sognando che sia polenta fumante.

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