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Stankovic: “Moratti un passionale, Mancio ok. Strama? Un lavoratore”

Creato il 18 novembre 2014 da Alex80

Stankovic: “Moratti un passionale, Mancio ok. Strama? Un lavoratore”

Dejan Stankovic, vecchia conoscenza nerazzurra e attuale vice tecnico di Stramaccioni a Udine, ha parlato ai microfoni de ‘Il Messaggero’ della sua esperienza all’Inter:  “Moratti mi convinse parlandomi di sport, non di soldi. E la passione è ancora quella cosa che ti aiuta a fare la differenza nel calcio. Sono stati anni di successi quelli di Milano. Successi che hanno portato a fare di quella città la mia nuova casa. La mia famiglia è ancora là. Mi manca in certi giorni. Ma poi penso che i ragazzi hanno gli amici e la scuola, là. E non voglio toccare i loro equilibri. Anche se Udine sta diventando giorno dopo giorno una realtà che mi sta facendo pensare: ma sì, tra un po’ tutti potremo vivere in Friuli”.

Su Mancini: “Quando lo incontrerò di nuovo, seduto su quella panchina, lo ringrazierò per tutto quello che mi ha insegnato e che mia ha fatto vincere. Per il nuovo corso del club penso sia la scelta giusta”.

Il rapporto con Stramaccioni: “Quando ha firmato per l’Udinese mi sono detto: benissimo, ha fatto la scelta giusta. L’Udinese è una società che ha programmi, che ha tradizione, che investe sui giovani e ti dà il tempo per lavorare. la sera ecco la telefonata. Come stai? Come va? Cosa pensi? Ho tagliato subito corto, sono fatto così: Andrea, cosa vuoi chiedermi? Mi ha chiesto di diventare il suo vice. Ho accettato subito. Lui lavora duro, ore e ore, perché Stramaccioni, se non ve ne siete accorti ve lo dico io, è un perfezionista. E per me è il modo giusto per calarmi in questa nuova realtà. Quella del tecnico. Quella dell’Udinese”.


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