Da parecchio tempo Celestina Villa, segretaria della federazione cremonese di Rifondazione, chiede un confronto politico con le altre forze sul programma. Non ci sono state risposte, non si è discusso insieme sul programma.
Il giornale La Provincia ha ideato una curiosa polemica sul simbolo: che cosa ne pensate di togliere il togliere falce e martello in caso di alleanza con il centrosinistra?
“Simbolo o no, saremmo sempre noi con le nostre idee di prima e i cittadini lo saprebbero” ha chiarito Celestina Villa, già cinque anni assessore comunale al bilancio. In occasione delle politiche nazionali Rifondazione ha aderito a Rivoluzione Civile rinunciando al simbolo. Quel che conta è il programma. Rifondazione, in un’alleanza ipotetica, potrebbe almeno vigilare sull’attuazione del programma, inserire qualche punto. Certo il contributo sarebbe significativo, visti i ruoli ricoperti da Rifondazione negli anni in cui ha governato a Cremona assieme al centrosinistra.
L’appello all’unità delle sinistre, ad esempio una lista civica con Sel, non è stato finora raccolto.
Eppure piacerebbe a non pochi. Il Pd non ha voluto proporre un candidato proprio, che sembrasse di centrosinistra. Il Pd cremonese ha subito il ciclone Renzi, che ha votato per spodestare Pizzetti e poi ritrovarsi il vecchio leader moderato come sottosegretario dell’innovatore fiorentino (mah).
Stasera il comitato politico dovrebbe decidere. E forse a sinistra qualche rimorso per le bizzarre primarie si sentirà.