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Statuto speciale compreso!

Creato il 06 ottobre 2012 da Patuasia

Personalmente sarei più propensa (non è una convinzione al 100%) a mantenere l’attuale rappresentanza in Consiglio e ridurre in modo significativo il compenso degli eletti, ma se a livello nazionale si decide di diminuire il numero dei consiglieri e loro relativa indennità, mi adeguo: è comunque un cambiamento in meglio e un risparmio. Rollandin non ci sta: “Sul numero dei consiglieri decidiamo noi!”. Perron si scompone in un: “… ma siamo impazziti!”. Già, lo Stato minaccia lo scioglimento dei Consigli regionali che non ubbidiscono (evviva!). Comprese le Regioni a Statuto speciale (doppio evviva!). La nostra specificità di spreconi-speciali non ci difende più: siamo costretti come tutti a ridurre i costi della politica. Con la pessima gestione del denaro pubblico non ci siamo meritati la dignità per poterci indignare: l’Imperatore dovrà ubbidire. Laurent Viérin si smarca, con senso di opportunità politica e seguendo altri virtuosi esempi, dice che la Valle d’Aosta dovrebbe anticipare le scelte di Roma, offrendo a tutta la Comunità quel senso di responsabilità necessaria in tempi dove tutti tirano la cinghia. Una scelta appropriata che salvaguarderebbe quel principio di autonomia che pigola sempre più piano.


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