Solitamente a ogni edizione di un grande torneo per nazioni, c’è il sedicente esperto che dice: “Sì, però di partite belle ne ho viste poche. La qualità è sicuramente scesa rispetto a quattro anni fa”. Sembra quasi un esercizio di maturità critica, dire che quello a cui si sta assistendo fa schifo ed è più scadente di quello che c’era in passato. Cosa probabilmente vero se si paragona Rosi Bindi a Elena di Troia o Maurizio Gasparri a Rodolfo Valentino. Però non è che per forza la regina Vittoria è più bella di Deborah (sì con l’h) Serracchiani.
Fatto sta che Euro 2012 è finora stato di gran lunga superiore alle ultime due edizioni, quelle del 2004 e del 2008. Squadre più forti, gioco migliore e partite più divertenti. La qualità media del calcio europeo sembra essersi alzata. Facciamo un rapido confronto. Tra le top assolute, la Spagna non ha fatto passi indietro rispetto al 2008, se mai qualcuno in avanti. COn un titolo europeo e uno mondiale in più, el Furie Rosse hanno acquisito in fiducia ed esperienza e non sembrano voler abdicare troppo in fretta. Chi ha fatto grandissimi progressi è certamente la Germania, forse la vera favorita per quanto visto nelle gare dei gironi. La squadra di Low abbina tecnica a forza fisica, velocità a insistiti scaccolamenti. I tedeschi sono più forti del 2008, quando arrivarono in finale, e del 2010 quando arrivarono terzi ai mondiali.
Passiamo alla seconda fascia. Francia e Italia non potevano che migliorare dopo le orribili performances di Euro 2008 e dei mondiali del 2010. Sia Blanc sia Prandelli hanno intrapreso un progetto di gioco che, per quanto ambizioso e criticabile, mira senza dubbio ad alzare il tasso tecnico dei giocatori in campo. Poi c’è l’Inghilterra. Nessuno avrebbe scommesso su Hodgson, ma gli inglesi sono passati in un girone non facile giocando pure bene. A parte Rooney, mancano i fuoriclasse, è vero, ma ci sono un gruppetto di giovani molto interessanti, a partire da Welbeck e Young. E poi quattro anni fa gli inglesi non c’erano neppure agli Europei, eliminati dalla Croazia nelle qualificazioni.
Anche il Portogallo ha tirato a lucido l’argenteria e con Cristiano Ronaldo e Nani può permettersi anche qualche sogno di gloria. La Russia, pur deludendo per l’eliminazione, ha mostrato un grande gioco. Svezia, Ucraina, Croazia e Danimarca si sono battute contro squadre più forti senza paura. L’unica grande a fare poassi indietro è stata l’Olanda, ignominosamente eliminata con zero punti in classifica. Qualche campione sopravvalutato e un ct con l’elasticità mentale di un comodino hanno compiuto la disgrazia di passare dai supplementari della finalissima mondiale a beccarle dalla Danimarca di Kjaer e Morten Olsen. Ora vedremo dai quarti di finale in poi, ma per una volta nessuno dovrebbe dire: “era meglio una volta…”
Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti