Dopo una mattinata trascorsa tra uno sportello e l'altro della posta (la scatola per la spedizione del pacco celere si acquista dove non si prendono i moduli da compilare che è dove non si spedisce e non si paga quanto pagato fino a ieri perché è aumentato ancora e col bancomat al massimo puoi tentare di grattarti via il "blu" dei sigilli adesivi del pacco che per metà ti restano incollati alle dita - si paga solo in contanti) da un ufficio postale ad un altro ufficio postale perché in certi piccoli di quartiere spedizioni e bollette sono tutte insieme, un'unica allegra famiglia, e quando hai davanti a te 30 commensali non ti resta che piangere e recarti all'ufficio centrale di Cordusio dove nella peggiore delle ipotesi in un'oretta te la cavi, considerato che avevi solo due persone davanti a te (e non voglio nemmeno pensare se fossero state 10... ma lo saranno nei prossimi giorni, sappiatelo).Comunque i biscottini per Luca sono partiti, questa è la cosa importante.Per dove resta da capire visto che all'inizio pareva non esistesse il comune che avevo indicato ma poi magicamente è stato trovato. La magia del Natale :)
En passant...In realtà ho trovato il tempo anche per fare un salto da Lush per lo shampoo solido alla cannella e anche da Superpolo a prendere giusto due cosine false-biologiche (polvere di unicorno cannella, tisana al ginger lemon e anche dell'anice per i miei prossimi biscottini).Tragedie a tavola.E finalmente mi organizzo per godermi un boccone in graziadiddio, seduta a tavola, respirando e senza il cronometro. Il menù prevedeva uno dei miei piatti preferiti: penne integrali biologiche (bio in che percentuale?) al pesto non bio (qui è 100%). Decido di accendere la tv e di vedere un telegiornale giusto per essere aggiornata sulle tragedie quotidiane tra politica e cronaca (tra l'altro trovo di pessimo gusto la fiction sul delitto di via Poma, considerato che il processo è ancora aperto - ma non solo per questo, comunque...).Il "gatto con gli stivali".Stavo per assaporare il mio bel boccone al 60% biologico (il pesto come detto non è bio ma solo tanto :)) e d'improvviso la percentuale è scesa."...sequestro da parte della guardia di finanza di Verona oltre 700 mila tonnellate di prodotti alimentari tra cui farina, soia, frutta fresca, falsamente biologici che venivano commercializzati come biologici. Scoperto un giro di fatture false per oltre 200 milioni di euro. Sette le persone arrestate..."Un affare che avrebbe coinvolto oltre il 10% del mercato biologico italiano ("Gatto con gli stivali" è il nome dell'operazione).
Babbo di carnevale.Come dire che 1 dattero su 10 non è biologico (ora dovrò cambiare tutte le percentuali degli ingredienti delle mie ricette).Non scherziamo, qui la faccenda è serissima e sono gravissime le responsabilità di quegli organismi di controllo (ma chi? 2 dei 7 arrestati??) che "avrebbero dovuto garantire" la qualità del prodotto e il rispetto delle leggi e che invece hanno regalato (venduto?) bollini come fossero coriandoli!L'italia è un paese che non funziona e non potrà mai funzionare (ogni giorno sono sempre più appesantita da questa italianità e sto seriamente cercando un posto dove andarmene a vivere in leggerezza). L'essere famosi non solo per la pizza è una cosa che abbiamo nel DNA.La pulce nell'orecchio.Quest' estate ho avuto la sfortuna di parlare con una persona che mi ha fatto crollare in 5 minuti la fiducia nel prossimo (diciamo che di base a me piace pensare bene delle persone, mi fido - sono una cretina!!).A bocca aperta (e pugni chiusi) ascoltavo raccontare chele pesche quest'estate non potevano essere biologiche perché un parassita (o qualcosa di simile - certo non era il "brucomela"!) le aveva prese di mira e per debellarlo occorrevano prodotti che certo non potevano essere impiegati nell'agricoltura biologica... Ma come? Io quest'estate ho comprato le pesche certificate biologiche (potete vedere il mio non più bio frullato pesca e banana ), si sarà sbagliato...Mi aveva anche detto che si era visto docce di pesticidi su certe coltivazioni di riso... beh, non saranno state certo biologiche... No no, certificatissime.Quella sera Anice e limone stava per chiudere il blog. Poi ho creato le mie etichette bio da mettere sui miei prodotti fatti in casa...
Per quello che vale la "fogliolina a 12 stelle"... potrebbero benissimo
usare queste!
Io compro bio.Non è uno scherzo. Non è giusto che a rimetterci siano le persone che lavorano in modo serio e rispettando le regole. Le probabilità che quello che compro sia biologico (quindi certificato con la fogliolina a 12 stelle) è del 90%. Ma siamo pur sempre in Italia, e io dico che è del 60%, voglio essere realista pessimista.Meglio comunque mangiare solo il 60% di cibo contaminato rispetto al 100%, cosa dite?Io credo che la salute sia la sola cosa che ci resta per cui continuerò a comprare biologico, credendo che sia al 100% (quando magari sarà anche solo del 20%... ora sono davvero pessimista!!).E comunque prenderanno provvedimenti: certo, se ne prenderanno come ne hanno presi per il filtro antiparticolato stiamo tranquilli!Ma quanto costa bio?Uguaglia. Il quasi-biologico dovrebbe costare circa un 20 o 30% in più del contaminato da pesticidi (tutto ciò che non è biologico, purtroppo è così) ma io vi dico che potreste addirittura arrivare a spendere meno, davvero...Meno.Quando si sceglie biologico credo si decida di mettere la salute al primo posto (o almeno io lo scelgo anche per questa ragione). E allora non è l'alimento di per sé ma uno stile di vita che include la dieta, così come una serie di comportamenti e abitudini molto più rispettose di sé e dell'ambiente. Si cerca magari di risparmiare riducendo gli sprechi anche in fatto di cibo, stando attenti a comprare non più del necessario e a consumare quello che si è preso (io su questo ci sto ancora lavorando). Bisognerebbe essere bravi a scegliere quei prodotti che a pari qualità e certificazione abbiano un prezzo più interessante. Ad oggi tanti supermercati hanno la loro linea biologica che è anche a buon mercato (io trovo prodotti biologici che costano meno di quelli non bio di marchi più noti), seguire la stagionalità dei cibi(questo ancora non riesco a farlo) e che siano magari a km zero. Anche saper scegliere come "mischiare tra loro certi ingredienti per trasformarli in prelibatezze" (cucinare???) magari riducendo la quantità a favore della qualità (come predica la cucina Raw) aiuta. E se provassimo a dimezzare le dosi di cibo (pensate a chi sotto dieta Dukan, o anche non Dukan, mangia quantità esagerate di carne!) credo ne trarremmo tutti beneficio.Acquisti necessari.Tanto difficile rinunciare ad un acquisto "necessario" (scarpe) a favore di un acquisto "poco importante" (cibo)?Per me non lo è perché bio è volermi bene. Quando compro bio mi coccolo come quando mi faccio uno scrubbino di Lush, o come quando cucino i miei biscottini. Il cibo è nutrimento e piacere. Il piacere delle piccole cose. E poi come vi ho detto, non spendo di più (e risparmio anche sull'acqua in bottiglia, guardate qui come potreste avere un extra budget per lo shopping...). - Nel prossimo post qualche idea per gli acquisti (di Natale).
E tu che mi leggi, compri bio? Ti vuoi bene abbastanza? Cosa mi dici?
Io ti dico che si festeggia, questo è il post n° 100!!