
Sinossi Esistono luoghi che trascendono il tempo e lo spazio. Dei varchi, che proteggono il nostro mondo da quello dell'oscurità. A questi cancelli sono posti dei guardiani, esseri fragili, corruttibili, che sacrificano tutto se stessi per impedire al male di penetrare nel nostro mondo. Una storia di pazzia, di dolore e di morte, cavalcata sul filo dell'ambiguità.
Impressioni


Lo stesso King ne ha curato la trasposizione, permettendo che il racconto originale non ne venisse intaccato, lasciando invece i disegni a Alex Maleev e la storia a Marc Guggenheim. Proprio sui disegni mi vorrei soffermare… Come potete vedere dalle immagini che ho inserito nel post, le tavole sono disegnate con un particolare stile, tratti veloci, quasi da bozzetto, e colori che seppur accesi mantengono una certa piattezza. Credo che questo effetto sia stato voluto per far si che la pazzia, o il Male, se volete, potesse trasparire anche dalle immagini. Tutto è spento, povero, come se la desolazione non avesse colpito solo i personaggi ma anche il volume stesso. E questo, a mio parere, è uno dei pregi migliori dell'albo.

I testi sono scorrevoli, mai scontati e con qualche interessante introspezione personale che non annoia e consente di avere una visione d'insieme di quanto accade nelle menti dei protagonisti. Una lettura veloce, che non disturba, se non nei concetti, e regala una bella esperienza. Ovviamente se amate l'horror più classico, quello in cui non sembra accadere nulla ma che in realtà trama alle spalle dell'umanità intera devastandola dove è più debole, ovvero nella psiche. Un fumetto che consiglio ma solo agli appassionati. Non la considero una lettura semplice e proprio per questo mi sento di dire, a chi cerca l'impatto grafico o l'azione a tutti i costi, lasciate perdere, non fa per voi. A tutti gli altri… non lo avete ancora letto? Allora correte. Subito!