Magazine Economia
Non ho parole per commentare la morte di un "grande" come Steve Jobs.
Ma io penso che personaggi geniali e visionari come Lui
debbano non solo essere esempi da emulare
ma anche esempi che ci facciano riflettere....
E' QUESTO il miglior modo di commemorarli.
Come diceva il grandissimo Presidente Pertini: il miglior modo per onorare i morti è di pensare ai vivi.
Steve Jobs è stato un grande................
come scrive bene Byoblu:
La politica non è soltanto l'arte di perseguire il bene comune.
E' anche e soprattutto la capacità di trasmettere convinzioni e sogni.
Tutti possiamo avere qualche buona idea nell'arco della nostra vita, talvolta perfino geniale.
Ma senza altre doti quali la determinazione, la perseveranza, la passione, la pregettualità, la concretezza e la capacità di trasmettere la grandezza di quello che vogliamo realizzare all'ultimo dei nostri collaboratori, le nostre idee saranno come lettere scritte sulla sabbia.
Passeranno al primo brontolio della risacca.
PERO' STEVE JOBS NON E' STATO UN TITANO
IN SENSO ASSOLUTO ED AVULSO DAL CONTESTO.
STEVE JOBS HA POTUTO DIVENTARE STEVE JOBS
SOLO PERCHE' HA AVUTO LA FORTUNA DI VIVERE IN UN FERTILE AMBIENTE
CHE GLI HA PERMESSO DI ESPLICARE E VALORIZZARE AL MEGLIO LE SUE GENIALI CAPACITA'.
Vi ricordo che a soli 21 anni ....ci furono un sacco di Investitori 50-60enni che scommessero fior di soldoni su Steve Jobs&soci...
e vinsero la scommessa....;-)
Cosa sarebbe successo se Steve Jobs fosse nato ed avesse operato nell'Italia di oggi, invece che nella mitica Silicon Valley degli anni '80?????????
Ebbene il povero Steve sarebbe molto probabilmente diventato un venditore televisivo di pentole (viste le sue contagiose capacità comunicative),
od un estroso gestore di un negozietto di Hardware che la sera va ad ubriacacrsi in birreria,
oppure uno dei tanti giovani geniali e sfiduciati che lavorano in un call-center,
oppure uno dei tanti cervelli in fuga dall'Italia...,
oppure ,se fosse stato astuto..., avrebbe cambiato binario, avrebbe studiato giurisprudenza, e sarebbe entrato in qualche corporazione italiana dove, leccando i culi giusti, avrebbe potuto anche fare carriera e diventare un feudatario di prima grandezza....
Quello che conta veramente NON E' ESSERE UN GENIO
ma CONTANO SOPRATTUTTO gli AMBIENTI e le SOCIETA' CIVILI
che permettano ai Geni di esplicarsi e di valorizzarsi.
L'Atene di Platone, Aristotele, Pericle, Temistocle, Aristofane, Eschilo, Sofocle, Euripide...etc
L'Italia del Rinascimento di Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Brunelleschi etc
La Germania anni '30 della Bahaus, di Gropius, di Mies van der Rohe, di Einstein, di Plank, del primo Von Neuman, etc
Gli USA anni '80 della Silicon Valley di Jobs, Gates, Ellison, Wozniak etc
L'Italia degli anni 50-60 di Ferrari, Adriano Olivetti, Rossellini, Fellini, i ragazzi di via Panisperna degli anni '30 etc
SENZA UN HUMUS ADATTO e FERTILE
ANCHE I GENI VANNO PERSI COME SEMI NEL VENTO
E SI APPASSISCONO
COME PROMETTENTI PIANTINE
CHE NON TROVANO IL TERRENO ADATTO PER CRESCERE
Ricordatevi: l'emulazione è contagiosa e potente...
Basta che una piantina riesca a crescere rigogliosa come Steve Jobs...e migliaia di altri giovani geniali ci proveranno con speranza ed entusiamo, creando un effetto contagio&trascinamento incredibilmente VIRTUOSO per l'economia e la società di un Paese.
Purtroppo vale anche il contrario: se vedi che le migliori forze del paese attorno a te non ce la fanno, se vedi che vengono esaurite e distrutte dalle corporazioni e dal medioevo dinastico dei fessi come John Elkann&affini....
beh ti demotiverai ancora prima d'iniziare...tu e tutti gli altri come te...
e la parabola da virtuosa diventerà discendente...
Il Discorso di Steve del 2005 alla Stanford University è di una POTENZA UNICA: ti carica a mille, ti fa pensare che anche TU....ANCHE TU.....
clicca sull'immagine
Beneinteso, non dice nulla di nuovo ma recicla abilmente tutta una serie di topoi della cultura classica, ma ha il pregio di attualizzarli e modernizzarli.
Ed ormai Steve Jobs è più INFLUENTE della negletta cultura classica, che ormai in pochi sono in grado di comprendere come sia l'elemento FONDANTE della nostra civiltà.
Ma QUEL BELLISSIMO DISCORSO DI STEVE
sarebbe NON SOLO INUTILE
MA ANCHE FONTE DI FRUSTRAZIONE DI ALIENAZIONE
se lanciato in un terreno arido, medioevale e corporativo come l'Italia di Oggi....
Tu senti quelle potenti frasi di saggezza,
ti carichi a stecca,
nei 3 mesi successivi tiri fuori tutte le tue capacità e tutto il tuo entusiasmo giovanile
e......prendi solo porte in faccia, umiliazioni, vedi che un cretino ti passa avanti solo perchè raccomandato, vedi che le tue idee (ben che vada) ti vengono rubate e copiate,
rimbalzi 1000 volte contro i muri i gomma di una burocrazia stupida e piena di sé,
di una classe politica vecchia, corrotta ed inetta,
di una serie di istituzioni inefficienti ed inadatte
di una Gerontocrazia supponente, avida, auto-referenziale e di corta visione....
e dopo 3-12 mesi la tua carica esplosiva si spegne, si perde,
il GENIO svanisce e si ADATTA...al ribasso,
SCENDE A COMPROMESSI
e cerca solo di sopravvivere al meglio...
Il tuo ideale non sarà più di ESSERE AFFAMATI e DI ESSERE FOLLI (S. Jobs)
quanto piuttosto di ESSERE SAZI e DI ESSERE FURBI, cercando di inserirsi in qualche Corporazione e di Vivere di Rendita....
Caro Steve Jobs
TU SEI UN GRANDE
ma RINGRAZIA di essere nato e vissuto in QUEGLI USA ed IN QUELLA SILICON VALLEY
altrimenti la tua esaltante storia avrebbe potuto esser molto diversa e molto meno esaltante...
QUESTO E' IL MESSAGGIO PIU' IMPORTANTE CHE CI DEVE LASCIATE STEVE JOBS: FARE IN MODO CHE LE FORZE MIGLIORI E PIU' GENIALI DI UN PAESE
POSSANO GODERE DELLE MIGLIORI POSSIBILITA' DI ESPLICARSI E DI AFFERMARSI.
Cerchiamo dunque di creare le condizioni perchè possano manifestarsi non 1...
ma 10, 100, 1000 STEVE JOBS!
In questo modo onoreremo al meglio la sua Memoria
ed interpreteremo al meglio quello che LUI STESSO ha cercato di trasmetterci al discorso di Stanford.
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