Magazine Salute e Benessere

Stevia come dolcificante naturale: via libera dall'Unione europea

Creato il 18 novembre 2011 da Informasalus @informasalus

stevia
Stevia come dolcificante naturale: via libera dall'Unione europea

La Commissione Europea ha approvato sabato scorso il regolamento relativo all'utilizzo degli estratti di Stevia (glicosidi steviolici) come dolcificanti e additivi alimentari in Europa. L'autorizzazione entrerà in vigore il 2 dicembre e permetterà la sostituzione di dolcificanti artificiali come l'aspartame.
La stevia è una pianta proveniente dal Sud America, ha un'elevata presenza di saccarosio ed è un vero e proprio dolcificante naturale privo di calorie e con molte proprietà benefiche.
La Stevia era già autorizzata in molti Paesi fra i quali Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Corea, Francia, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Paraguay, Perù, Russia, Stati Uniti, Svizzera, Taiwan e Uruguay.
La stevia è del tutto priva di calorie, non altera il livello di zucchero nel sangue, non è tossica, non provoca carie e placca dentali e, soprattutto, non contiene ingredienti artificiali.
I cosiddetti edulcoranti glicosidi steviolici, meglio noti come Stevia, furono vietati nel 1999 quando la Commissione sugli Additivi nei Cibi dell'OMS e il Comitato Scientifico per gli Alimenti dell'Unione Europea posero l'accento sul fatto che un suo metabolita, lo steviolo, potesse essere cancerogeno.
Da qui, dunque, la decisione della Commissione Europea di non immetterlo nel mercato. Nel 2004 però un gruppo di ricercatori belgi, in un simposio internazionale sulla sicurezza dello stevioside, ne smentì la sua cancerogenicità, anche perché, secondo gli esperti, tale sostanza non verrebbe assorbita direttamente dall’intestino, ma degradata dai batteri del colon a steviolo e in gran parte eliminata con le urine.
Già nel 2009 la Stevia era stata autorizzata in Francia come edulcorante in prodotti alimentari e bevande.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :