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Stiamo allegri, è in arrivo una “paccata di miliardi”. Parola di Elsa Fornero.

Creato il 14 marzo 2012 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Stiamo allegri, è in arrivo una “paccata di miliardi”. Parola di Elsa Fornero.Aveva pianto. La ministra del welfare Elsa Fornero alla parola “sacrifici” aveva pianto come una qualsiasi madonna taroccata. Era sembrata a tutti una donna in grado di provare emozioni ma poi, sulla distanza, smessi gli abiti della madre del Salvatore, ha indossato quelli della Tatcher e sono stati cazzi amari per tutti. Insomma, l’articolo 18 è diventato il tabù da combattere. Non è bastato il giudizio di fior di economisti e di giuslavoristi a far capire alla ministra che rappresenta solo l’ultimo baluardo contro il mercato selvaggio e la discriminazione. Lei lo ritiene l’ultimo ostacolo per aprire definitivamente il mercato del lavoro al più assurdo e incontrollato liberismo. L’idea che debba essere tutelato il lavoratore e non il lavoro, rientra infatti nella politica tatcheriana del sostegno di stato, dell’elemosina graziosa e gratuita, dell’assegno sociale come unica fonte di sostentamento delle famiglie. In questo modo la Lady di Ferro decimò qualche anno fa la middle-class, oggi la Fornero sta cercando di togliere anche gli ultimi rimasugli del ceto medio italiano, quello che si basava fino a ieri su uno stipendio indicizzato e tutele da paese civile. La “paccata” di miliardi della quale ha fatto cenno ieri la ministra, causando una risata generale che ancora risuona negli angiporti della politica, dovrebbe servire proprio per attivare quegli ammortizzatori sociali che hanno come unico scopo evitare una conflittualità che, se si continua di questo passo, non sarà facilmente riconducibile a buon senso. La sola idea che basti un assegno mensile a dare dignità a un lavoratore che il lavoro lo ha perso, ci sembra una perversione da quarto stato, da America fordista, da Inghilterra senza più rappresentanze sindacali. E il ricatto che si cela sotto “la paccata di miliardi in arrivo”, è uno dei più terribili e insostenibili dell’intera storia italiana. La Fornero dice: “O i sindacati dicono si alla manovra del governo o niente paccata di miliardi e noi andiamo avanti lo stesso”. Ma signora ministra, che ragionamento è il suo? Questo cosa significa, che se i sindacati non dovessero firmare il suo accordo lei andrebbe lo stesso avanti togliendo, dopo le tutele dell’articolo 18, anche gli ammortizzatori sociali? Ma lei si rende conto di quanta paura facciano milioni di forconi in piazza? Ma forse, alla fin fine, la Fornero che ha sistemato più che degnamente tutta la sua famiglia e che di quelle degli altri non gliene frega una cippa, è questo ciò che vuole, una nuova Grecia con tanto di morti e feriti. Caustico Piergigi Bersani dopo la sbronza di birra: “Una paccata di milardi? Io era presente al tavolo della trattativa e non ho visto miliardi, tantomeno una paccata. Forse mi sono distratto”. Da dove venga, e se ci sia realmente questo fottio di miliardi nessuno lo sa. La nostra impressione è che Sergio Marchionne ha fatto tendenza. A Torino stanno ancora aspettando i 20 miliardi di investimenti promessi dalla Fiat dopo il contratto capestro fatto firmare dai metalmeccanici rappresentati degnamente da Cisl e Uil. Si fa presto a parlare di miliardi ma poi quello che conta è che ci siano davvero e, per il momento, non ci sono.

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