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Stiamo dalla parte di coloro che soccomberanno

Creato il 17 ottobre 2011 da Antonio Maccioni

Stiamo dalla parte di coloro che soccomberanno |

Pubblicato da Antonio MaccioniSeguimi su Twitter17/10/2011

Stiamo dalla parte di coloro che soccomberanno
La lettura e l’attenzione al libro dovrebbero essere pesantemente promosse sulla televisione di Stato perché alla fine soccomberemo. È assolutamente necessaria – e come minimo – una campagna pubblicitaria di invito alla lettura e a sostegno dell’industria editoriale italiana che sia ampia e strutturata.

La situazione italiana – e questo l’ha detto Gian Arturo Ferrari – è “particolarmente sgradevole” ed è possibile cogliere un “indice di grave arretratezza”.

Il Centro per il libro e la lettura, insieme all’AIE, il 23 maggio, promuove una giornata in cui tutti sono invitati a regalare un libro alle persone a cui vogliono bene. È qualcosa, ma il processo di assimilazione della giornata sarà molto lento, non basterà. “Per troppo tempo i libri e la cultura sono stati segno di discriminazione, qualcosa che apparteneva ai signori, mentre gli altri ne restavano esclusi”. La produzione letteraria italiana, rispetto a quella degli altri paesi europei, ha difficoltà a uscire dai confini nazionali e a diventare patrimonio internazionale. “Con gli ebook oggi siamo di fronte a una cesura di pari importanza rispetto all’introduzione della stampa con caratteri mobili e nessuno sa quello che avverrà. Ma quello che è certo è che l’Italia è un paese lentissimo anche nell’adottare le innovazioni tecnologiche. Già oggi siamo in una condizione di grave ritardo rispetto agli USA: il mercato del libro elettronico vale da noi meno dell’1% del mercato totale. [...] Con l’introduzione della stampa a caratteri mobili la conseguenza principale fu una drammatica diminuzione del costo del libro. Prima un libro costava come un’opera d’arte, costava quanto un gregge di pecore e il lavoro di due o tre persone per anni. Il primo interrogativo da porsi è dunque se succederà qualcosa di analogo anche con il libro elettronico”.

Ma un paese che legge così poco – nel primo trimestre del 2010, ad esempio, solo un terzo dei maggiori di 14 anni acquistava un libro (Nielsen) – è un paese che “ha scarse possibilità di poter sopravvivere dignitosamente in una competizione internazionale in cui il possesso di conoscenza e la capacità di usare questa conoscenza è già oggi, ma sarà sempre di più in futuro, il fattore decisivo per determinare chi potrà prevalere e chi invece soccomberà. Noi, per il momento, stiamo dalla parte di coloro che soccomberanno. Non è una bella posizione”.

Stiamo dalla parte di coloro che soccomberanno

Pavel A. Florenskij
La concezione cristiana del mondo

a cura di A. Maccioni
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