Sono sveglia dalle 2:00 di stanotte, e non per guardare le stelle.Luca è partito a quell'ora, insieme a degli amici suoi che ci hanno raggiunti nel weekend, allo scopo di scalare in cordata il ghiacciaio del Cevedale.Io me ne sono rimasta a Santa Caterina Valfurva...troppa paura, zero esperienza, scarse energie, nonostante le mie colazioni strong...sarei stata solo d'impiccio, e non sono del tutto certa che ce l'avrei fatta a tornare indietro viva.Adesso pero' ho paura per loro, per lui soprattutto.Paura poi è un termine riduttivo...terrore direi che è piu' azzeccato.Per rendere meglio l'idea...il Cevedale è questo3769 metri, è la vetta piu' alta alle spalle del rifugio che vedete nella foto, presa dal webnon so se mi spiego...e se scivolano e cadono in qualche crepaccio?E se mettono i piedi sugli ordigni inesplosi delle due guerre mondiali, ancora presenti proprio lassu' in cima?Non riesco a stare ferma.
Mi sono fatta anche un bel pianto, per dirla tutta.
Continuo a guardare l'orologio.
Alle 8:00, se tutto sta andando come previsto, dovrebbero avere iniziato la discesa.
Spero non ci siano stati intoppi... con il trascorrere delle ore aumentano le temperature e maggiore è il rischio che si stacchi qualche slavina :(
Ho detto a Luca di chiamarmi subito appena raggiungono il rifugio ai piedi del ghiacciaio.
Da lì poi occorreranno altre tre ore per tornare giu' a valle, ma perlomeno saranno fuori dal ghiacciaio, e potro' stare - relativamente - piu' tranquilla.Ora esco fuori.Provo ad ingannare l'attesa prendendo un po' di sole e chiacchierando con me stessa.In attesa di vederli tornare il prima possibile.Intanto vi lascio due foto scattate durante un paio di gite fatte nei giorni scorsi...Evidentemente queste per lui non sono esperienze abbastanza ricche di adrenalina.Che domenica di merda.
Aggiornamento ore 9:50
Altro che prendere il sole, qui sta rannuvolando di brutto.
E ancora non so niente.