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Stoccaggi di metano ma solo se democratici: domani sera Rifondazione fa il punto in sede. Nuovo modello: partecipazione, informazione, trasparenza, sicurezza

Creato il 03 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Gli stoccaggi di metano a sorpresa dovrebbero imparare l’educazione civica, eccome: si lavora ma in un contesto democratico, per forza di cose. Occorrono trasparenza, informazioni ai cittadini, documenti accessibili, chiarezza, partecipazione. Rifondazione comunista respinge il modello di Bordolano e altri Comuni dove lo stoccaggio arriva, sfonda la porta e si sistema dove vuole senza chiedere il permesso a nessuno, tranne che al ministero, all’amministrazione provinciale e al sindaco, in nome dell’interesse nazionale, di cui sono portatrici le grandi aziende. Nei piccoli Comuni non tutti sono così preparati da rendersi conto del pericolo legato agli stoccaggi: non per nulla questi impianti sono caratterizzati come a rischio di grave incidente ambientale. Se poi ci si trova in zona sismica non è allegro fare i conti con una centrale di pompaggio che provoca microsismicità, come sostengono autorevoli sismologi documentando le loro tesi. I problemi sono innumerevoli, dalla viabilità alla sicurezza, anche perché questi impianti durano nel tempo. E potrebbero persino mettere in crisi le abitazioni. Il terreno viene gonfiato di gas, quindi si solleva, poi il gas entra nelle conduttore e distribuito, e il terreno si abbassa. Piccoli spostamenti di cui tener conto.

E si parla di grandi quantità di gas. In zone sismiche la questione va posta. La sicurezza è un diritto e l’informazione pure.

Così stasera alle 21 presso il circolo di Rifondazione a Crema in via Cremona ci si ritrova per fare il punto e pianificare un’importante azione informativa e divulgativa sul territorio. Sono invitati tutti coloro che intendono dare il proprio apporto per sensibilità all’argomento.

Fra i partecipanti Ezio Corradi, che ha elaborato un documento di notevole interesse, poiché dà una svolta organica al tema. L’Ialia ha deciso di sostenere la realizzazione degli stoccaggi di metano perché desidera commerciare metano con gli altri Paesi, in modo da avere un’alternativa alle forniture dalla Russia e da altri Paesi. Strategia comprensibile, ma poi dove realizzare tali stoccaggi? INoltre la quantità totale di gas disponibile negli stoccaggi sinora programmati è ancora minima rispetto alle esigenze. Da tempo le forze ambientaliste chiedono programmazione, partecipazione e sicurezza.

Ecco allegato qui il documento di Ezio Corradi che Rifondazione ha inviato anche alle federazioni di Pavia, Milano, Brescia e Bergamo.

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