Giuseppe Torchio ha combattuto molte battaglie politiche sacrosante, che vanno continuate con energia, contro le assurdità della Regione, le politiche dei formigoniani, di Salini, Alberto Sciumè eccetera e tante scelte sbagliate che hanno punito Cremona e la stessa Lombardia. Ma questi stoccaggi di metano no, non sono affatto una scelta convincente, non interessa qui sostenere su una tesi utile bensì una tesi vera, giusta. E questa operazione speculativa sul metano, assieme a tanti altri, qui non l’accettiamo. Segue l’intervento di Ezio Corradi, del Coordinamento ambientalisti lombardi, dai toni severi ma chiari, espliciti. Qui si chiedono ragioni, non si fa propaganda.
Il Sig Torchio Giuseppe dovrebbe portare i dati di quanto sostiene: quanti miliardi di investimenti, su quanta area e con quanti occupati finali.
Soprattutto dovrebbe farci conoscere la fonte dalla quale trae le sue convinte convinzioni.
Soprattutto ci spieghi dov’è la necessità di così tanto gas metano per la Lombardia e perchè i nostri territori devono essere devastati per opere di così scarsa utilità, ma costose.
Fino ad ora di metano ne abbiamo avuto a sufficienza, quel che arrivava dall’estero bastava ed avanzava. Perchè da un giorno all’altro ci mettiamo ad importare per commercializzare un prodotto fossile naturale che il nostro Paese non ha più da tempo?
Perchè farlo arrivare da noi dalla Russia per poi spedirlo sempre via tubo in Svizzera dal Passo Gries? Chi ci guadagna? Chi paga le spese?
Soprattutto il sig. Torchio Giuseppe dovrebbe smetterla di prendere in giro cittadini in attesa di lavoro e cittadini che rischiano di perderlo grazie ai suoi viaggi a San Donato per illustrare e perorare la “centralità del territorio cremonese per il gas”: non ne sentivamo proprio il bisogno.
Garantisce lui, con l’ex Sindaco di Bordolano Luigi Amore, con l’attuale Sindaco di Bordolano Dott Diego Bottini, con le loro Giunte Comunali di questi anni, con i tecnici di Stogit, Saipem, Snam Rete Gas, con il capo dell’Uffico UNMIG di Bologna, con il Ministero dello Sviluppo, che, iniettando fluidi in zone sismicamente instabili, il territorio non subirà alcun danno? Lo sa il Sig. Torchio Giuseppe che 1,5 km dalla prevista centrale di stoccaggio e ad 1.140 metri di distanza dal Cluster B pozzi 1-21 di Bordolano si trova una sorgente sismogenica composita ITCS 002 INF in grado di scatenare in qualsiasi punto della sua estensione, sismi di Magnitudo 6.1 (Sisma del Friuli Magnitudo 6.3 – ndr)?
Lo sa il Sig. Torchio Giuseppe che ai suoi concittadini ed alla sua terra, poteva risparmiare questo “regalo”?
La perforazione di quattro nuovi pozzi al Cluster B di Bordolano e di altri tre pozzi al Cluster A di Bordolano, non sono un regalo gradito.
Se proprio ci tiene, venga lui, assieme alla schiera di personaggi che ho citato prima, ad abitare, a sua scelta, in uno dei sedici Comuni che fanno parte del “Progetto Stoccaggio e centrale metano” di Bordolano.
Chieda poi, il Sig. Torchio Giuseppe, al Ministero dell’Ambiente come mai con la Delibera 532 del 15 ottobre 2012 ammette, per la prima volta in Italia, la possibilità di sisma di Magnitudo 3.0 per lo stoccaggio in sovrapressione di Sergnano.
Chieda anche al Ministero dell’Ambiente chi deve tutelare i cittadini e chi li deve risarcire per gli eventuali danni.
Siamo certi che il Sig. Torchio Giuseppe, firmatario della Delibera 158 del 23 marzo 2009 della Giunta della Provincia di Cremona che ha autorizzato “con parere favorevole con prescrizioni”, lo stoccaggio di Bordolano, primo stoccaggio della serie, sul territorio fra Cremona, Brescia, Bergamo, Lodi, Milano, ha in tasca la polizza assicurativa in grado di risarcire tutti i cittadini per gli eventuai danni arrecati da queste attività di stoccaggio del gas metano.
Auspico il salvifico intervento della Madonna della Neve, la Madonnina del Santuario di Bordolano, che accoglie con le sue braccia aperte anche il più discolo dei figliol prodighi.
Ezio Corradi
45.284830 9.845869