Storia di Giulia, bambina rom di 6 anni che vuole andare a scuola

Segnalazione e nota dell’Avv. Daniela Conte, Presidente dell’Associazione “Zero39 all professional services in one network”

Giulia, una bambina rom di 6 anni, vive con i genitori e il fratello di 14 anni nelle campagne a nord di Milano. Il loro rifugio è una baracca. Ad oggi hanno subito circa 15 sgomberi, a causa della guerra ingaggiata dal sindaco di Milano del PDL Letizia Moratti e dal suo vicesindaco, il deputato Riccardo De Coratto. La famiglia di Giulia è stata costretta a dormire su una panca, nel bosco. Il padre, un muratore di 38 anni, a causa del marchio indelebile di “rom” riesce a trovare soltanto lavori a giornata, nulla di stabile, e il guadagno massimo che è riuscito a raggiungere in un mese è stato di 500 Euro. Per lunghe settimane rimane senza lavoro. La famiglia di Giulia è venuta in Italia anni fa per mettere insieme la somma di 8.000 Euro necessaria per acquistare una casa in Romania, ma è tutto molto difficile.

In due giorni Giulia ha mangiato un cornetto e una cioccolata; eppure resiste, perch ama la scuola. Ogni mattina si alza alle 05:30, si veste alla luce fioca di una pila (non hanno elettricità, nè riscaldamento), esce senza fare colazione perchè non c’è nulla da mangiare. E comincia il lungo tragitto di due ore e mezza per raggiungere la scuola elementare: deve camminare per più di mezz’ora nelle campagne, prendere un autobus, due treni della metropolitana, un altro bus e poi un pezzo a piedi.

Ma a scuola Giulia è felice, perchè è l’unico posto dove riesce ad essere solo una bambina, e non una romena rom. In uno dei suoi disegni ha manifestato il desiderio di fare la maestra da grande. E c’è da augurarsi che ci riesca davvero.

Roma, 18.01. 2011   Avv. Daniela Conte

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