immagine tratta dalla rete
Questa è la storia di un bonus bebè.
Un bonus bebè mai arrivato.
Perchè i bebè arrivano.
I bonus bebè, stanziati per aiutare le mamme lavoratrici no.
Ecco io sono una vincitrice del bonus bebè.
Il mio nome e quello della piccola Greta sono scritti neri su bianco sulla graduatoria italiana.
Per ottenere il bonus bebè ho rinunciato al concedo parentale facoltativo.
C'ho rinunciato perchè tanto non l'avrei preso (5 mesi lontano da un'azienda privata sono tanti).
Ho scelto di chiedere il bonus per usufruire del servizio baby sitting.
Ovvero Greta non va al nido ma viene la baby sitter a casa.
Non avendo a questo giro di maternità nonni disponibili, quella della baby sitter era la scelta migliore.
Sono molto contenta della ragazza che viene a casa (ha la mia età ed ha già due figlie) sinceramente non avrei potuto sperare di meglio.
Quando ho visto il mio nome in graduatoria è stato un bel sollievo
Sapere di avere un contributo di 300€ al mese (per 6 mesi) è roba non da poco.
Peccato che all'INPS di competenza io fossi la prima mamma (e forse anche l'unica) ad aver fatto richiesta del bonus bebè e neanche il gran capo INPS sapeva chi mi doveva dare i voucher.
Tante è vero che uno degli impiegati mi ha detto:" Ma chi te l'ha fatto fare di impelagarti in questa storia?"
Sono passati altri due mesi e il 2013 sta quasi finendo.
Io il bonus bebè non l'ho ancora avuto.
Deve chiamarmi l'INPS di Napoli.
Ecco, cara INPS di Napoli, io a lavoro sono rientrata da 3 mesi e non ho ancora visto un centesimo.
Ogni mesi il 27 (perchè il 27 è san paganino) ho pagato lo stipendio alla baby sitter.
Quando ho compilato la domanda ho pensato "che bello stiamo diventando un paese per mamme".
Invece no.
Siamo ancora la solita Italietta tutta fumo e niente arrosto