“Ci ho riflettuto. Se descrivo esattamente tutto quello che provo, il mio diario sarà ambasciatore tra la mente e il corpo. Sarà il traduttore delle mie sensazioni.”
E proprio di una originale storia di sensazioni fisiche racconta “Storia di un corpo”: un’enciclopedia di scoperte sensoriali, un kaleidoscopio di esperienze in cui i cinque sensi giocano con l’io narrante e con i corpi del pubblico di lettori che vi si riconoscono.
La prospettiva di un tradizionale diario dalle sfumature intimistiche e psicologiche risulta completamente scardinata dall’irriverente penna di Daniel Pennac.
A parlare non sono le molteplici elucubrazioni mentali proprie delle pagine adibite a personali confessori delle esperienze quotidiane, bensì il corpo, protagonista di innumerevoli avventure in cui l’immedesimazione è d’obbligo.
Settanta cinque anni di vita raccontati da un padre alla figlia attraverso dolori fisici, odori, sapori, visioni, appagamenti corporei ed una progressiva scoperta delle incredibili sensazioni che solo il corpo umano è in grado di regalare.
La dicotomica compresenza di espressioni asciutte ed ampie perifrasi dona realismo alla narrazione, ben riflettendo l’intrinseca variabilità del viaggio della vita.
Di un’esperienza che, (ri)vissuta anima e- è il caso di dirlo- corpo, ci ricorda di essere straordinariamente simili, perché in fondo “il nostro corpo è anche il corpo degli altri”.
Daniel Pennac, pseudonimo di Daniel Pennacchioni (Casablanca, 1º dicembre 1944), già professore di francese in un liceo parigino, è romanziere eclettico, autore di testi teatrali e monologhi, nonché sceneggiatore di fumetti.
Creatore della figura di Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio, e dei romanzi di straordinario successo che lo vedono protagonista, ha vinto il Premio internazionale Grinzane Cavour nel 2002 e nel 2005 è stato insignito della Legion d’onore per le arti e la letteratura.
alla prossima lettura!
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