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Storia di un pacco in italia (e delle figure all'estero...)

Creato il 30 dicembre 2010 da Cetoniadorata
C’era una volta una scatola lunga poco più i 30 centimetri e larga dieci (un formato standard americano), contenente due bambolotti del valore di 5 dollari ciascuno, i quali dovevano arrivare a destinazione per essere vestiti e figurare come modelli in una mostra. Barbie e Ken, acquistati e pagati regolarmente su Ebay il giorno 28 ottobre, arrivano in posta il giorno stesso e spediti il 31 di ottobre. Il pacchetto arriva in Italia il giorno 4 novembre alle 13.07 e alle 13.08 entra negli Uffici della dogana. Dal rapporto che segue, sembra che vi entri anche alle 17.15 (ma probabilmente “into” è da interpretarsi outo”, cioè “fuori”), forse invece è l’ora di uscita dal suddetto ufficio. A questo punto la posta locale inizia a preparare la spedizione (Origin Post is Preparing Shipment), come in un normale iter postale. Ma la preparazione risulta alla fine una giacenza in loco lunga un mese e mezzo che si conclude con la rispedizione al mittente per “mancato ritiro”. Il 17 dicembre alle 11.07 il pacco attraversa nuovamente gli uffici doganali e viene imbarcato alle 11.08 per gli Stati Uniti.
Il bollettino riportato qui di seguito è stato fornito da USPS (US Postal Service) perché Poste Italiane non ne sa nulla:
Attempted Delivery Abroad, December 17, 2010, 11:08 am, ITALY Out of Foreign Customs, December 17, 2010, 11:07 am, ITALY Origin Post is Preparing Shipment Into Foreign Customs, November 04, 2010, 5:15 pm, ITALY Into Foreign Customs, November 04, 2010, 1:08 pm, ITALY Arrived Abroad, November 04, 2010, 1:07 pm, ITALY International Dispatch, October 31, 2010, 12:45 am, ISC CHICAGO IL (USPS) Arrival Shipment Accepted, October 28, 2010, 11:14 am, HARPERS FERRY, WV 25425 Electronic Shipping Info Received, October 28, 2010
Per fortuna che Poste Italiane sta organizzando alla grande una serie di rivoluzionari servizi per il 2011 su tutto il territorio nazionale!
«Il nuovo piano di revisione complessiva dell’assetto logistico e del recapito di Poste Italiane – spiega Maurizio Lozei dell’Ufficio comunicazione di PS, coordinatore per il Nord Est – è stato realizzato con l’obiettivo di andare incontro alle abitudini sempre più diversificate della clientela e migliorare ulteriormente l’efficienza del servizio in vista della completa liberalizzazione del mercato, in vigore dal 1° gennaio 2011».
Con Dimmiquando si potrà stabilire il giorno della consegna senza doversi recare in Posta e Aspettami permetterà ai cittadini di far custodire presso l’ufficio postale la posta non a firma fino a un massimo di 4 settimane e di riceverla tutta insieme.
«In base all’accordo firmato con le organizzazioni sindacali – prosegue Lozei – il progetto introduce l’orario lungo per i portalettere: la consegna della corrispondenza prioritaria (che adesso è tutta prioritaria, n.d.r.), raccomandata e commerciale verrà eseguita dal lunedì al venerdì dalle 8 fino alle 16. Mentre dalle 14 alle 20 saranno forniti servizi “su misura” che costituiscono l’aspetto più innovativo dell’accordo e rispondono sempre meglio alle esigenze di famiglie, imprese e professionisti». Oltre a Dimmiquando e Aspettami, anche il recapito telegrammi, messo notificatore, ritiro a domicilio, ritiro posta registrata. «Tali servizi – sottolinea Lozei – saranno garantiti anche il sabato dalle 8 alle 14 insieme alle consegne urgenti di telegrammi e Raccomandata 1».
La figura del postino in Italia appartiene non soltanto alle vicende di quartiere (pochi sanno che in zone mal servite fanno la spesa ad anziani poco autosufficienti), ma è stata di fondamentale aiuto in alcuni momenti storici tragici, come ad esempio il terremoto del Friuli, durante il quale distribuirono i medicinali e la Posta custodì i gioielli e le cose preziose delle famiglie. Del resto, basta ricordare l’immagine poetica che ha regalato al cinema Massimo Troisi, che con la sua interpretazione de Il Postino fu candidato  post mortem all’Oscar come migliore attore protagonista (e sicuramente avrebbe vinto se fosse stato vivo).
Cos’è accaduto 4 anni fa, Maurizio, fra ottobre 2006 e aprile 2007, a Poste Italiane?
Quattro anni fa avevamo riorganizzato il sistema del recapito ridefinendo le zone dove portiamo la posta.
C’è anche stato l’avvio di Banco Posta, mi pare.
In effetti, anche se era in sperimentazione già da alcuni anni, il suo avvio è stato ufficiale in quel periodo.
E come si è provveduto con l’organico: sono stati assunti nuovi impiegati per tutto questo lavoro titanico?
Solo saltuariamente con contratti di tre mesi. In linea di massima si è mantenuto l’organico intatto com’era e Poste Italiane non ha licenziato nessuno.
Un buon risultato di questi tempi …
Decisamente.
Una curiosità: come mai quando si spedisce una lettera per la città, da Trieste a Trieste, la lettera passa per Padova o per Venezia e viene timbrata lì?
Procedure tecniche. Le macchine smistano la posta nel centro più vicino, in questo Venezia o Padova, e rispondono a una logica aziendale interna.
Uhm … Poste Italiane è una Spa. Sono già in vendita le azioni?
Poste Italiane è una Spa del Ministero del Tesoro e non ha ancora azioni in vendita, per il momento.
Ultima domanda. Quando un pacco non arriva e ci si reca in un ufficio postale, l’impiegata/o rimandano tutte le responsabilità al CPO (Centro Postale Operativo). Il CPO è un’entità staccata da Poste Italiane?
No. Gli uffici postali sono entità a sé, dove vengono svolte le varie attività, mentre il CPO è il luogo materiale dove la posta arriva e se ne va. ************
È importante sapere che Poste Italiane è un’azienda in attivo che ha saputo gestire il suo organico in modo tale da non aver bisogno di assumere permanentemente altro personale (se non per pochi mesi). *******
Ma quale immagine nel frattempo ne ha ricavato l’Italia all’estero? A cavallo fra il 2006 e il 2007, mentre PI era occupata a riorganizzare il sistema di recapito (appunto), i pacchi che arrivavano nel nostro Paese sono rimasti “fermi”per tempi lunghissimi e, in molti casi, mai arrivati a destinazione.
Il numero di venditori esteri che, secondo le regole di Ebay e Paypal, ha dovuto risarcire gli insoddisfatti acquirenti italiani è stato talmente alto, che da allora l’Italia è o completamente depennata da un numero enorme di venditori non europei (se sei italiano non riesci nemmeno ad accedere all’inserzione) oppure considerata Paese assolutamente da evitare.
Alcuni frammenti tratti da un campione a caso di inserzioni su Ebay:
STATI UNITI
Shipping information: Please read carefully
International: Please email me for a quote if it's not stated below in shipping section. I no longer ship via surface post for small packets due to high incidence of theft, loss, damage and delay. Items will be shipped via airmail with a delivery time of up to 2 weeks. Please don't contact me about receipt or delivery status of your item until this amount of time has passed. I no longer ship to ITALY.
******Terms of Sale
INTERNATIONAL ORDERS PLEASE READ - SORRY, NO FIRST CLASS OFFERED. All shipping prices are CLEARLY LISTED IN ALL my auctions and do include a handling fee. Due to paypal policies EXPRESS MAIL IS REQUIRED for all international orders totaling $50 or more and for every order shipping to ITALY, BRAZIL, MEXICO, and Russia
*******
Due to problems with the local customs office, we no longer ship to Indonesia and Italy.Please do not bid if the confirmed address is to Indonesia and Italy. So sorry.
For customers based in the Philippines, we will only ship by EMS to you.
This is more expensive so please contact us for a shipping quote before making a bid for any of the products. Thank you.
******
SINGAPORE
I will ship anywhere in the world EXCEPT ITALY and MEXICO. I no longer ship to ITALY and MEXICO. No exceptions!!! Thank you
******
GIAPPONE
PLEASE NO ITALIAN CUSTOMERS. DUE TO ITALIAN CUSTOMS OFFICE I WILL NO LONGER SHIP TO ITALY.
******CINA
I will ship everywhere except MEXICO, ITALY, RUSSIA and INDONESIA.
******
La risposta di un venditore statunitense che non vuole spedire in Italia (e magari non scrive inserzioni tanto severe come quelle appena riportate) è la seguente:
Oh boy, Italy! I have had bad luck with Italy but always ready to try again. If you want me to send it priority mail then it is $26.00 and automatically insured up to $87 dollars. Extra insurance for any amount over that but I think it is not convenient for you for such a low value (5 dollars).
Costui non ha alcuna voglia di spedire in Italia e per scoraggiare l’acquirente si rifiuta di spedire con posta semplice (4 dollari ca) o prioritaria (8 dollari ca), pretendendo invece la formula più costosa (e ovviamente svantaggiosa per chi acquista) con assicurazione altissima, che impedirà in caso di ritardi o smarrimenti su suolo italiano, di dover rifondere l’acquirente se l’oggetto non sarà ancora giunto a destinazione trascorso il mese e mezzo di ritardo consentito da ebay. *******Curiosa la storia di Silvio che nel 2007 aveva acquistato su ebay un disco in vinile in Germania, perciò in territorio europeo, pagando un costo di spedizione equivalente ai nostri, tracciabile. Dopo i famigerati 45 giorni il disco non arriva . Silvio fa partire il reclamo e Paypal gli rifonde l’importo completo. Passano dieci mesi, siamo già nel 2008. La postina suona all’ufficio di Silvio e gli consegna un pacco. Silvio lo apre pensando che si tratti dei ricambi per la stampante e, con sua enorme sorpresa, vede il disco che aveva acquistato e per il quale aveva ricevuto il risarcimento.
Sara invece, sempre su ebay, nel 2009 non legge fino in all’ultima riga l’inserzione di un paio di oggetti del valore di 2-3 dollari e richiede il totale al venditore per pagarli tutti assieme. Si scatena l’inferno: la venditrice la insulta brutalmente per non aver letto l’ultima riga: No Italians e, per punizione, le fa pagare una spedizione doppia, divisa in due pacchi, per un totale di 80 dollari quando gli oggetti costano complessivamente solo 17,50 dollari. Ruth protesta e chiede se almeno può avere la spedizione al costo di 40 con un solo pacchetto. La venditrice telefona all’ufficio preposto per segnalare che un italiano sta tentando di corromperla e vuole pagare di meno. I due pacchi partono all’istante, con mille maledizioni attaccate. Infatti uno arriva tre giorni dopo e l’altro dopo un mese. Ma la vendetta dell’americana non è ancora finita: i pacchetti contengono ciascuno un solo oggetto su tre perché le altre scatoline sono vuote. Siffatto reclamo non è previsto da ebay. Ruth riceve dopo un mese una comunicazione da Auctiva che la invita a cercarsi un avvocato italiano, che pagherà beninteso di suo pugno. Ruth, a questo punto, annulla il reclamo e inghiotte il rospo senza possibilità di replica.
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Per fortuna quest’anno, per la prima volta, Poste Italiane ha inserito un avviso su Ebay segnalando che il tempo in Italia è stato orribile e che eventuali ritardi sono da attribuirsi alle condizioni meteorologiche, visibile anche da venditori o compratori esteri.
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Ad ogni modo quanto da me segnalato in questo articolo è solo la punta dell'iceberg di un sistema generale che sta logorando il nostro Paese: si argina una falla; se ne apre altrove un'altra. Certamente non si può colpevolizzare un'Azienda che è rimasta in attivo nonostante la crisi economica che attraversa l'Euopa e non ha licenziato nessuno. Se avesse potuto assumere il personale necessario per svolgere al meglio tutte le mansioni, niente di quanto riportato sarebbe accaduto. All'inizio degli anni Duemila entrò in vigore il primo francobollo di posta prioritaria (2000/2001): una lettera arrivava davvero il giorno dopo e Poste Italiane è stata ai vertici mondiali per efficienza e professionalità. Se poi si decide che tutti devono fare tutto e coprire ruoli che non solo i loro, i tempi di attesa negli uffici triplicano, il malcontento sale, eccetera, eccetera...
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Un encomio al CPO di Trieste, il cui personale lavora sempre sodo e in modo esemplare, smistando pacchi con tutte le condizioni atmosferiche e sempre alla perfezione. E, come nella migliore tradizione italiana, un ringraziamento personale al prezioso e insostituibile postino Paolo.

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