Magazine Diario personale
Da sempre ho amato carta e penna, la sensazione degli strumenti da scrittura sotto le dita, il piacere di vedere un foglio bianco trasformare la mia fantasia in realtà. Disegno e scrivo da quando ho memoria. Una domenica di oltre vent'anni fa, quando ero appena una bambina, ero a casa di mia cugina. Mentre gli adulti si rilassavano in compagnia, io ho chiesto di poter avere dei fogli e delle matite. Ancora ricordo che, alle elementari, la frase che pronunciavo più spesso era "Maestra, posso fare un disegno?": finivo presto le consegne proprio per ritagliarmi del tempo per liberare la mia fantasia su carta. Ho voluto fare lo stesso quella domenica pomeriggio. Ho iniziato a far scorrere matite e pennarelli su quei fogli a righe e rapido ha iniziato a prendere forma un pesce. Ma non un pesce qualunque: il mio pesce era stanco del suo acquario, quindi ha indossato un cappello, ha preso una valigia e un ombrello e se n'è andato ad esplorare il mondo. Quella volta, però, il pesce non è rimasto semplicemente un disegno: l'immagine ha preso ancora più vita grazie alle parole. Per la prima volta, a mia memoria, un racconto è emerso dalla mia mente per essere condiviso. Mia cugina ha preso i miei fogli e ha detto che li avrebbe conservati gelosamente, orgogliosa di avere il mio primo scritto pronto da esibire il giorno che io fossi diventata una scrittrice famosa. A quell'epoca a me non interessava diventare una scrittrice famosa, neppure pensavo di voler diventare una scrittrice. Semplicemente scrivevo. E ho continuato a scrivere. L'ho sempre fatto, da quando ho memoria: la scrittura è sempre stata il mio preferito mezzo di espressione, il mio modo di evadere, il mio svago per eccellenza, la via per fissare su carta pensieri ed emozioni. L'ho sempre fatto principalmente per me stessa, a volte per gli amici che mi stanno intorno. Qualche mese fa, però, ho scoperto un concorso letterario. Ne ho visto il tema e mi sono detta che mai avrei potuto trovarne uno a me più congeniale: "Misteri e manieri in Oltrepò". Chi mi conosce sa quale sia la mia passione per i castelli, per uno in particolare che svetta in cima a una collina dell'Oltrepò Pavese. Ed ecco che ha preso vita "Lia". Ed ecco che il racconto "Lia" ha partecipato al concorso ed è stato selezionato per la pubblicazione. Forse per la prima volta mi è difficile esprimere a parole quanto questo sia importante per me: per la prima volta uno dei miei racconti esce dalle mie quattro mura e, come il pesce con valigia, cappello e ombrello, se ne va a scoprire al mondo, a farsi scoprire dal mondo. Se avete voglia di scoprire "Lia" e gli altri racconti di "Misteri e manieri d'Oltrepò", vi aspetto sabato 6 dicembre 2014 alla Biblioteca Civica "Paolo Migliora" di Rivanazzano Terme (Pv) alle ore 16 per la presentazione ufficiale della raccolta. Ciò che verrà dopo non posso ancora saperlo, ma di una cosa sono certa: il mio pesce è uscito alla scoperta del mondo tanti anni fa e ha percorso molta strada, ma certo non ha intenzione di fermarsi. Certamente non smetterò mai di scrivere.