Magazine Informazione regionale

Storia di un sindaco e assessore regionale lombardo che non voleva mollare la poltrona

Creato il 29 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Presto Mario Mantovani decadrà finalmente, dopo molte resistenze, dalla carica di sindaco di Arconate. L’assessore regionale Mario Mantovani, infatti, era entrato nella giunta Maroni con una serie di poltrone da autentico collezionista. Oltre ad essere coordinatore regionale del Pdl, del cui rinnovamento sarebbe l’alfiere in Lombardia, è assessore lombardo alla salute. E chissà perché ha fatto di tutto per rallentare la sua decadenza dal consiglio comunale di Arconate (Milano) per incompatibilità. L’opposizione di centrosinistra racconta il travagliato cammino del sindaco Mantovani, che nei prossimi giorni, ormai inevitabilmente, dovrebbe lasciare.

Scritto da Gruppo consiliare Arconate Democratica
Domenica 26 Maggio 2013 15:08
Venerdì 24 maggio il consiglio comunale di Arconate ha deliberato di avviare l’iter per la decadenza dalla carica di sindaco di Mario Mantovani. La seduta era convocata in seconda convocazione in quanto il 12 maggio la prima convocazione era andata deserta a causa della mancanza dei soldatini di maggioranza. Questa volta però non potevano utilizzare lo stesso giochetto dato che il numero legale per rendere valido il consiglio comunale era di sei consiglieri e così con i cinque consiglieri di opposizione e due della maggioranza l’iter è stato avviato. Il capogruppo di maggioranza Piermario Naggi e il consigliere Valentina Rolfi si sono astenuti, probabilmente non volevano fare uno sgarbo al loro amato sindaco. Non importa: il risultato è stato acquisito e a breve sarà sancita la decadenza di Mantovani dalla carica impropriamente ricoperta dal 25 febbraio.
Per arrivare a questo risultato però i passaggi sono stati tanti.
SEGUE

Il 20 marzo il Prefetto, rispondendo a una domanda fatta dal comune, rispondeva che con la decadenza dalla carica di Sindaco era impossibile mantenere la carica di consigliere comunale.
Il 5 aprile sempre il Prefetto ha chiesto se il sindaco avesse rinunciato alla carica e fosse stata avviata la procedura di incompatibilità.
Il 16 aprile il sindaco ha risposto di essere in attesa delle determinazioni della giunta per le elezioni del Senato e della Regione Lombardia.
Sempre il 16 aprile il segretario comunale ha risposto al Prefetto dicendo che la procedura prevista dall’art.69 del TUEL non era ancora stata attivata.
Il 17 aprile il Ministero dell’Interno a un quesito posto sulla questione, rispondeva che spetta al consiglio comunale deliberare la decadenza del Sindaco in carica.
Il 18 aprile Arconate Democratica ha presentato un’interrogazione in cui si chiedeva che il consiglio comunale si esprimesse sull’art.69 ma la richiesta non è stata inserita nel C.C del 28 aprile come invece doveva essere.
Il 23 aprile Arconate Democratica ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale con all’ordine del giorno la decadenza del Sindaco

Il 12 maggio è stato convocato il consiglio comunale ma l’intera maggioranza era assente ingiustificata e la seduta è andata buca. Presenti 4 consiglieri su 5 dell’opposizione e 1 su 11 della maggioranza.
Finalmente il 24 maggio in seconda convocazione l’iter per la decadenza del sindaco è partita. Presenti 5 consiglieri di opposizione (tutti), 2 consiglieri di maggioranza su 11. Hanno votato a favore della decadenza dalla carica 5 consiglieri di opposizione e si sono astenuti i 2 della maggioranza.
Per conoscenza di chi ci legge ricordiamo che anche la Giunta per le elezioni della Regione Lombardia ha essa stessa avviato l’iter per la decadenza, il 15 maggio ha contestato al sindaco il doppio incarico, sindaco e consigliere regionale, entro il 25 maggio il sindaco deve rispondere quale carica intende mantenere, in caso di mancata risposta la questione passa nelle mani del Consiglio Regionale.
Sono passati tre mesi dalle elezioni e non riusciamo a capire tutta questa perdita di tempo, questo spreco di soldi e questo uso della burocrazia a proprio vantaggio. Per quali motivazioni? Quali sono i retroscena dietro a tale attaccamento ossessivo alle varie poltrone per arrivare a tale punto?
Non ci sarebbe stato bisogno di tutto ciò se il Sindaco in maniera autonoma e dignitosa avesse comunicato al consiglio comunale di aver scelto di fare il consigliere regionale, anzichè far perdere tutto questo tempo, sapendo che alla fine la carica la doveva mollare?
A cosa sono serviti ad Arconate questi mesi in più con la carica di sindaco? A niente, (almeno per il paese, per il resto non ci è dato sapere), ma qualche motivo ci dovrà pur essere, e ben importante!
Queste carnevalate in consiglio comunale e questi trucchetti gettano discredito sulle Istituzioni, e il Consiglio Comunale è la prima Istituzione che il cittadino incontra, noi crediamo che chi rappresenta le Istituzioni debba avere meritino il massimo rispetto delle stesse.
Siamo convinti che l’atteggiamento tenuto da parte della maggioranza e del sindaco sia stato un atteggiamento irrispettoso, irriguardoso, per non usare parole più forti, e questo ci da molto fastidio, anche perché fatto da uno che ha ricoperto incarichi Istituzionali ai massimi livelli.
Per finire entro fine giugno forse l’allora ex sindaco avrà una sola carica, e non sarà più sindaco di arconate.
Ultimo aggiornamento Domenica 26 Maggio 2013 15:14

45.284801 9.845910

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :