Lo vedete quell’uomo seduto lì in fondo? Appena l’ho visto, ho pensato “ecco, questo adesso mi chiede qualcosa da bere e va a sedersi da solo, lontano da tutti” e così è stato, è almeno un’ora che non alza la testa dal libro che tiene in mano. Quella ragazza che è appena uscita, invece, è una di quelle che appena entrano, ti sorridono e ti dicono buongiorno come se davvero lo fosse, anche se sono zuppe perché fuori diluvia. E’ una di quelle persone che, prima di chiederti una spremuta o un tè o qualsiasi altra cosa, parlano un po’, così, per rompere il ghiaccio, e spesso restano qui, al bancone, a raccontarmi le cose tra un cliente e l’altro.
Spesso mi chiedo come facciano, queste persone, alle nove del mattino, ad avere già tante cose da dire, ma forse ha ragione Paul Auster, le storie capitano solo a chi le sa raccontare.
Su Cowbird, ad esempio, di storie ce ne sono tante. Cowbird è una comunità di storyteller, di narratori. Alcune storie sono fatte di un’immagine e poche frasi, altre sono più articolate, ma tutte si possono cercare e leggere in base alle persone che le hanno scritte, ai luoghi in cui sono ambientate o ai temi che trattano, ad esempio. E poi ci sono le saghe, come quella di Occupy e quella di San Valentino. Insomma, storie che si intrecciano, che ispirano e generano altre storie. Una piccola comunità in cui il primo passo è richiedere l’invito per farne parte e, subito dopo, mettersi a raccontare.
In altri posti, poi, può succedere di tutto, tipo cambiare una storia già scritta. Su THe iNCIPIT, infatti, l’unica cosa certa è come la storia inizia. Quello che succede dopo è scelto dagli utenti, che possono votare tra diversi sviluppi della trama, suggerire nuovi elementi da aggiungere, discutere con l’autore e gli altri lettori attraverso i commenti. Un romanzo interattivo online “a metà tra gioco e narrativa”, dicono. Io sono andata a ficcarci il naso e la cosa sembra interessante.
Anche il blu è un colore interessante, vero? Lo è ancora di più quando può farvi vincere una copia del nuovo romanzo di Christopher Moore, Sacré Bleu, che uscirà in Italia il 3 maggio per Elliot Edizioni. Basta scattare una fotografia o scrivere quello che questo colore evoca in voi, qualsiasi cosa, entro il 21 aprile. Tutte le foto e i testi verranno pubblicati sul blog dedicato e sulla pagina facebook, ma solo i migliori si aggiudicheranno una copia del libro.
Oppure potete sempre andarvelo a comprare e, già che ci siete, dire a quelli di Marcos y Marcos cosa significa per voi andare in libreria. C’è questo concorso il cui scopo è inventarsi uno slogan, entro il 23 aprile, che inizia con “Andare in libreria…”. I quattro slogan finalisti si sfideranno con un Elogio della Libreria al Salone del Libro di Torino e il supervincitore si aggiudicherà una bicicletta.
Tra un po’ arriverà il bel tempo, due ruote e vento tra i capelli, ci sta.