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Storie dell'altro mondo! un cittadino benemerito che scatta delle foto per un blog deve difendersi dalle minacce degli attacchini. roma come il far west

Creato il 05 novembre 2012 da Riprendiamociroma
STORIE DELL'ALTRO MONDO! UN CITTADINO BENEMERITO CHE SCATTA DELLE FOTO PER UN BLOG DEVE DIFENDERSI DALLE MINACCE DEGLI ATTACCHINI. ROMA COME IL FAR WESTSTORIE DELL'ALTRO MONDO! UN CITTADINO BENEMERITO CHE SCATTA DELLE FOTO PER UN BLOG DEVE DIFENDERSI DALLE MINACCE DEGLI ATTACCHINI. ROMA COME IL FAR WESTSTORIE DELL'ALTRO MONDO! UN CITTADINO BENEMERITO CHE SCATTA DELLE FOTO PER UN BLOG DEVE DIFENDERSI DALLE MINACCE DEGLI ATTACCHINI. ROMA COME IL FAR WEST
STORIE DELL'ALTRO MONDO! UN CITTADINO BENEMERITO CHE SCATTA DELLE FOTO PER UN BLOG DEVE DIFENDERSI DALLE MINACCE DEGLI ATTACCHINI. ROMA COME IL FAR WESTSTORIE DELL'ALTRO MONDO! UN CITTADINO BENEMERITO CHE SCATTA DELLE FOTO PER UN BLOG DEVE DIFENDERSI DALLE MINACCE DEGLI ATTACCHINI. ROMA COME IL FAR WESTSTORIE DELL'ALTRO MONDO! UN CITTADINO BENEMERITO CHE SCATTA DELLE FOTO PER UN BLOG DEVE DIFENDERSI DALLE MINACCE DEGLI ATTACCHINI. ROMA COME IL FAR WEST
2 Novembre 2012, ore 15.20, Via Etruria angolo Via Pomezia.
Stavo per tornare a casa dalla palestra quando in Via Pomezia mi imbatto in due attacchini che affiggevano i manifesti di... STORACE! E sulla sua assoluzione (ma ben presto dovrà rispondere dello schifo che sta creando). Subito tiro fuori il cellulare per scattare delle foto ma i due si accorgono della mia presenza e il più grosso dei due comincia ad urlarmi:
"OH CAZZO FAI LE FOTO?"
Io: "Sto fotografando il paesaggio. Continua a fare quello che stavi facendo, verranno del foto spettacolari"
Lui: !MERDA, LEVA IL CELLULARE!"
Io: "Non levo un bel niente""
Il più grosso dei due allora si incammina deciso verso di me e cerca di togliermi il cellulare senza riuscirci.
Io "Allontanati immediatamente o chiamo i Carabinieri"
L'omone nero allora torna al suo secchio d'acqua e prend lo spazzolone per affiggere i manifesti
"TE LO SPACCO IN TESTA" e si avvicina verso di me
A quel punto un signore si affaccia dalla sua finestra al primo piano e sbraita ai due attacchini di smetterla e lasciarmi stare.A quel punto i due scappano a gambe levate.
Ma la storia non finisce qui. Non faccio in tempo a richiamare i carabinieri che il signore alla finestra mi dice:
"MA LASCIA PERDERE TANTO TUTTO IL QUARTIERE"
Io: "Ma che ragionamento è?"
Il signore, dalla faccia rassegnata,non fa in tempo a rispondermi che un ragazzo dello stesso palazzo sempre al primo piano mi urla:
"SMETTILA NON SE NE PUO' PIU. IO DEVO FARE LA TESI"
A quel punto su tutte le furie vado sotto al finestra del ragazzo e gli dico:
"Tu continua a fare la tesi che intanto sotto il naso ti stanno scippando il territorio il territorio da sotto il naso!"
Inizio un discorso col ragazzo a cui si aggiunge il padre in seguito ma ben presto diventa un monologo.
Gli spiego la situazione di Roma (lui è siciliano) delle affissioni abusive,dei tombini attappati dalle foglie,delle macchine in doppia fila e degli adesivi sui pali e secchioni (ovviamente mi è bastato mostrargli la situazione di via Pomezia). Insomma dopo qualche minuto di spiegazioni varie il ragazzo mi guarda dispiaciuto e mi dice:
"SCUSA NON VOLEVO URLARTI CONTRO"
Io: "Scusa me per la reazione iniziale. Ora però ogni volta che scenderai da questo palazzo o in Sicilia, combatti per il tuo territorio in modo legale. E' tuo e di tutti, non fartelo portare via!"
Me ne vado con una grossa stretta al cuore perché ho capito che questa città è così sopratutto per colpa di chi ha gli occhi ma non vede (o non vuole vedere). Ma non dobbiamo perdere la speranza. Combattiamo e resistiamo
Saluti, Pierpaolo
VI ALLEGO LE FOTO (SONO RIUSCITO ANCHE A FOTOGRAFARE L'ATTACCHINO MENTRE MI VENIVA SOTTO)

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