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Storie di Vita Vera: Chi non si fa le seghe mentali

Creato il 27 aprile 2011 da Lazitellaacida
Come se non mi fosse bastato il mese a casa dopo l'intervento agli occhi, in questi giorni subisco nuovamente la clausura domestica a causa della febbre. A me che la febbre non veniva dal 1992. Potete capire il mio sconforto. Non solo il danno di essere chiusa in casa a Milano senza nessun cane porco che passa di qua a lanciarmi una rivista da leggere, ma pure la beffa che ho il certificato di malattia fino a GIOVEDI.

No dico, GIOVEDI. Quand'è il matrimonio? VENERDI! Ma si può essere più sfigati? Ad ogni modo, avendo a disposizione tutto questo tempo per pensare, e avendo già provveduto a portare in lavanderia i cappotti, mettere in ammollo il bucato a mano, pulire le scarpe e fare la manicure...Cosa fa una donna quando ha del tempo libero? Si fa le seghe mentali. Mi è già successo a marzo appunto, un mese a pensare in campagna mi ha fatto crescere ciocche di capelli scuri nella mia folta chioma biondo Panicucci. Ora in tre giorni devo dire che sto dando il meglio di me stessa. Dai, chi non si fa le seghe mentali.  

Io odio, odio, fortissimamente odio quelli che dicono che non si fanno le seghe mentali. Perchè mentono. Sti bastardi (ma anche bastarde, anzi son peggio le donne che millantano di esserne uscite dicendoti 'io non mi faccio le seghe mentali' perchè significa che si sono fatte la sega mentale sul fatto di dire di farsi le seghe mentali), ti pongono in una condizione di debolezza. Sì perchè farsi le seghe mentali pare essere il Male Assoluto. Manco fosse una cosa che ti brucia il cervello come le droghe. Gli uomini poi, tutti lì a dire 'Io le seghe mentali non me le faccio più'. Oooh certo, voi non ve le fate più.

Tutti miopi perchè hanno studiato eh. Ieri ho cercato di spiegare come, per una donna, sia irrinunciabile farsi delle sane seghe mentali. Io ovviamente sono una degna rappresentante sindacale del Partito delle Seghe Mentali. Sono una di quelle che gli uomini amano evitare perchè 'pensa troppo'. Tante volte nella mia vita mi sono sentita dire che ero eccessiva in qualcosa, costringendomi in età adulta a diventare tirchia più o meno su tutto. Una volta ero 'troppo dolce', 'troppo buona', 'troppo romantica'. Pare naturale quindi pensare che sia diventata una che parla di cacca al primo appuntamento. 'Sei troppo alta' – 'Sei troppo grossa' – 'Sei troppo bella (ma inculati, và)' – 'Sei troppo per me' – 'Sei troppo presa' – 'Sei troppo innamorata' – 'Sei troppo piccola' – 'Pensi troppo'. La donna che pensa, quindi, rappresenta una seria minaccia al vivere spensierato e felice degli uomini. Mi hanno detto che se facessimo a cambio, cioè se una donna entrasse nel corpo e nella testa di un uomo per capire come funzionano le cose e la stessa cosa succedesse ad un uomo nel corpo di una donna, la donna ne uscirebbe... ossigenata, rilassata, sollevata. Dentro gli uomini non c'è.... Niente! L'uomo come ne uscirebbe? Come un pazzo, come se l'avessero rinchiuso in uno di quei cubi pieni di palline di gommapiuma. Schiacciato dai pensieri, dalle responsabilità, dai doveri. Dalla coscienza! E' inutile sprecare tempo a pensare 'perchè lui ha detto, perchè lui ha fatto, allora voleva dire che... io dovevo dire o dovevo fare'. Un uomo non ha il pensiero in potenziale. Un uomo pensa ad un azione due secondi prima di compierla. Ho provato a spiegare all'Uomo -sciallato- di Turno che una donna ama pensare. Noi donne quando stiamo per addormentarci non stiamo pensando a che splendida giornata abbiamo appena trascorso, noi la sera pensiamo a cosa indossare il giorno dopo. E il giorno dopo siamo lì, davanti al guardaroba, che non sappiamo cosa metterci. Per loro è impossibile credere che dovendo uscire con uno, non ci si perda almeno una settimana di forum con le amiche per decidere cosa mettersi. Per me, le seghe mentali si dividono in due grandissime macro categorie: - le seghe ex ante 
- le seghe ex post.

 
Le seghe ex ante sono quelle di cui VIVIAMO noi donne. Sono quelle prima: prima di un appuntamento, prima di un bacio, prima della prima volta. Prima di vederlo, prima di parlarci, prima di toccarlo per caso. Sono il sabato del villaggio della mente: è quasi più bello pensare alla preparazione di qualcosa che vivere la cosa stessa. Io amo pensare a quando devo uscire con qualcuno, sopratutto se è uno che mi piace-piace. Pensare a cosa mettermi è godurioso. Pensare a come il mio avambraccio sfiorerà per caso il suo avambraccio mi dà i brividi. E poi, pensare al primo bacio. Oh, il primo bacio. Io mi immagino vestita del mio miglior abito (io ce l'ho un Miglior Abito. E' l'abito più bello al mondo. Tutte abbiamo un abito con dei poteri. Qui lo dico e qui lo nego, ma so che quando lo metto sono splendida. E se un paio di uomini che conosco passano di qua sanno già che abito è), seduta sui gradini di un ponte sui Navigli, o appoggiata ad un muro di Brera, o con i piedi nella sabbia al mare. Poi, come se fosse gira la moda, mentalmente mi cambio d'abito (o lo cambio d'abito), oppure, come se stessi guardando delle diapositive, cambio lo sfondo della scena. Ooooh merda, va bene va bene! Sono una cazzo di sentimentale! Manco fosse un crimine per la miseria! E mentre stavo pensando ai miei sfondi preferiti per farmi baciare (ma nei quali non sono mai stata baciata) ho ripescato la Lista dei Miei Limoni. Sì, ho una lista di tutti gli uomini che ho baciato. Ormai lo sanno tutti, non mi pare ci sia nulla di vergognoso nell'ammetterlo. E' solo l'ennesimo sintomo della mia maniacale voglia di ordinare ogni cosa. Ho ripercorso gli sfondi dei miei limoni da quando sono a Milano e ne emerge che:
- casa di lui 
- in strada 
- in macchina sotto al portone 
- in macchina sotto al portone 
- non so/non ricordo/probabilmente in Brera 
- ero sbronza 
- in macchina sotto al portone 
- ero sbronza/mi sembra in spiaggia 
- non so/non ricordo 
- ai magazzini generali 
- al cinema 
- ero sbronza 
- ero sbronza 
- ero sbronza 
- a letto 
- in piedi sotto al portone 
- ero sbronza 
- ero sbronza 
- davanti la porta di casa 
- in spiaggia, ma ero sbronza 
- seduta su un marciapiede 
- in un parco giochi, di notte 
- sul terrazzino di casa sua, da fumati 
- a casa di lui 
- a letto 
- in macchina sotto al portone
- su un muretto in Moscova.
 
Ne emerge che mi sbronzo facilmente (bastano due cosmo) e che odio essere baciata sotto al portone. Vivo in questo palazzo da 3 anni e mezzo. Mi hanno visto limonare con la qualunque. E' capitato anche che mentre stavo limonando rincasasse il mio coinquilino e io stessi baciando proprio uno dei suoi amici. Non vi dico il casino che ha fatto con il clacson. E poi odio la posizione innaturale nella quale ti costringono i sedili della macchina. E' la morte del romanticismo. Si sa, io sono per il Limone di Cortesia però anche il Limone di Cortesia ha una sua dignità, un proprio codice comportamentale. Uomini! Smettetela di baciarci sotto al portone! Raccogliete quel che rimane del vostro coraggio e cominciate a baciarci PRIMA di accompagnarci a casa. Che so, fuori dal ristorante, davanti al cinema, su una panchina come i fidanzatini di Peynet. Credetemi, la fantasia paga sempre. Con così tante variabili davvero credete che una donna sia sempre spontanea? Oh, cari miei, non esistono donne spontanee. Noi giriamo con gli assorbenti e lo spray al peperoncino nella borsa. Dio ci ha insegnato a non poter essere spontanee. Abbiamo il rossetto, i fazzoletti. Qualcuna si porta dietro anche i preservativi. E' nella nostra natura pianificare. Metteteci davanti ad una valigia per un week end. Ah. Provaci a non mettere in valigia un pout-pourri delle quattro stagioni. No dico, provaci. Le seghe ex post invece sono quelle letali. Sono quelle di cui gli uomini hanno paura. E anche le donne. Io personalmente ho paura della mia mente perchè quando parte, non so dove può andare a finire. Io sono una razionale, la mia mente ragiona come un excel. Infatti la funzione che preferisco, al lavoro come fuori, è il VLOOKUP. Se il Tipo di Turno mi dice qualcosa di sospetto, io anche inconsapevolmente vado a cercare quell'elemento nell'Archivio delle Stronzate Maschili del mio passato. E se trovo una corrispondenza esatta, baso il mio comportamento successivo sull'esito di quell'episodio già successo. Esito necessariamente negativo se l'episodio è finito nell'Archivio delle Stronzate Maschili. Ecco quindi che io mentalmente sono già incazzata con il Tipo di Turno. Lui non lo sa, ma io ho già litigato con lui. E lui ha già risposto qualcosa che mi ha fatto incazzare ancora di più. Solo nella mia testa, ma d'altra parte quante possibilità ci sono che s'inventi qualcosa che non ho già sentito? Che mi stupisca (favorevolmente)? Quindi, sicuro come la morte, che quando lo vedo mi girano già i coglioni. E sarò stronza. O meglio, più stronza di quell'amabile stronza che lui finora conosce. E a lui comincerò a stare in culo, come una di quelle che pensano troppo, una di quelle con cui non ci si diverte, una di quelle di cui 'adesso non ho bisogno'. Avete letto l'esito naturale e fisiologico di una sega mentale ex post. Amiche, non sperate di trovare una soluzione tra queste pagine. Io sono malata quanto voi. A mio avviso non vi è una cura per le Seghe Mentali. Bisognerebbe istituire un gruppo di ricercatori per trovare una cura, una pastiglia. Un pulsante che consenta a noi donne di smettere di pensare. I pensieri dovrebbero sfiorarci come una camicia di chiffon. Ci dovrebbero essere raccolte fondi come per la Fabbrica del Sorriso. Ci dovrebbero essere gruppi di volontari agli angoli delle strade a vendere begonie per raccogliere fondi per la ricerca. Ci dovrebbero essere gruppi di ascolto per Segaiole Mentali Croniche. Però siamo donne cazzo, e se non ci facessimo le seghe mentali (ex post) non saremmo tali. Saremmo degli uomini. Degli uomini che pisciano in piedi agli angoli delle strade. Non delle donne con le salviette intime nella borsa. Noi pensiamo porca minchia. Ci dovrebbero essere libri per bambine con le favole modificate. Sì perchè tutto parte con quella gran culo di Cenerentola. Con quella puttana della Bella Addormentata. Dobbiamo educarle da piccole le nostre figlie. Bisogna dirglielo che alla fine il Principe ti si incula prima di sposarti. Che non è mica una passeggiata eh. Basta vedere la Kate. Otto anni e l'anello di una morta ha dovuto sopportare per avere il suo cazzo di principe. Ma le seghe mentali in otto anni che si sarà fatta la porina? E non è neanche ingrassata! Lei sì che è una dura.
Storie di Vita Vera: Chi non si fa le seghe mentali

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