Ciao a tutti voi carissimisssssssssimissssssssssssssimi amici miei…!!!
Tutto bene in questo vostro martedì???
Spero di sì e lo spero tanto, ma tanto, MA TANTO…!!!
Per oggi avevo pensato di rimanere in ambito sportivo con la mia storiella quotidiana.
Ma poi, come a volte (spesso!!!) mi capita, l’attualità ha sparigliato le carte…!!!
O meglio…
L’attualità mista ai ricordi…!!!
Infatti se è vero, com’è vero, che il tutto è nato da un articolo che mi è capitato di leggere su “Il Giornale” di oggi, il grosso della storiella sarà imperniato sui miei ricordi del periodo nel quale ho svolto attività di volontariato nell’Associazione Kappa, un’associazione nata dall’idea di alcuni miei amici e che si dedicava, in quanto ora, per vari motivi, l’associazione non esiste più, all’assistenza di un gruppo di ragazzi affetti da vari tipi di disabilità.
Ma andiamo per ordine…
Tutto è nato, come ho detto poco fa, da un articolo uscito oggi su “Il Giornale”.
Più che un articolo era, ed è visto che il quotidiano è tuttora in edicola, una sorta di lettera aperta scritta dalla madre di una ragazza autistica.
La lettera non cita, forse per il pudore e la voglia di riservatezza (almeno su questo punto!!!) della madre, il nome della ragazza in questione.
Tralascio di parlare della lettera in senso ampio soffermandomi su un punto in particolare.
Quello nel quale la madre autrice della lettera-articolo parla delle soddisfazioni che si hanno per le piccole-grandi, io direi immense, conquiste di un ragazzo autistico.
Infatti, e qui svicolo dall’attualità passando all’ambito delle mie “Memorie da Volontario”, anche nella nostra associazione vi era una ragazza autstica.
Il suo nome era, ed è, Sara.
Non è ben chiaro, nemmeno i genitori l’hanno saputo spiegare, cosa abbia causato la “Sindrome Autistica” di Sara che, alla nascita, autistica non era ma lo è diventata, potremmo dire improvvisamente, attorno ai sei anni.
I genitori pensano sia stato a causa di forte shock subito durante una vacanza anche se una specialista nel campo dell’autismo ha negato recisamente tale possibilità quando gliene ho parlato dicendomi: “Se fosse così, sa quante persone autistiche ci sarebbero al Mondo???”
Ma lasciamo da parte queste “sottigliezze scientifiche”, per affrontare le quali io non sono per niente attrezzato, e veniamo ai momenti impagabili che Sara ci ha regalato.
Una delle attività che svolgevamo con i nostri ragazzi era la cinoterapia.
Anche Sara vi prendeva parte.
All’inizio, com’è naturale che sia per chiunque e maggiormente, credo, per una ragazza (o un ragazzo autistico, a seconda dei casi!!!) autistica Sara era brusca nel trattare con il cane a lei affidato.
Specie quando si trattava di spazzolarlo tirava certi colpi che penso facessero un male cane, scusate il bisticcio di parole…!!!
Fortunatamente per quel tipo di attività venivano utilizzati dei Labrador Neri, una razza di cani mansueta e molto “paziente”.
Dopo qualche tempo e dopo che, con pazienza, gli addestratori che ci davano una mano con la cinoterapia ed io, le abbiamo mostrato come fare, aiutandola anche guidando la sua mano per le prime volte, ecco che Sara da quell’impetuosa colpitrice si è tramutata in una delicata spazzolatrice.
Non vi dico la soddisfazione provata in quel momento!!!
Soddisfazione paragonabile, o forse seconda, solo a quella provata durante una festa di compleanno di un’altra ragazza dell’associazione.
Dovete sapere che Sara aveva e credo abbia ancora un’abitudine fastidiosa per chi le stava accanto: digrignava i denti, specie quando era annoiata.
Per ovviare a questa cosa io, o chi le stava accanto in quel momento, le toccava una guancia spingendogliela leggermente verso l’interno.
Questa cosa non piaceva per nulla a Sara però la faceva smettere all’istante di digrignare i denti.
La sera di cui parlo, mentre era in corso la festa di compleanno di Monia, un’altra delle ragazze che facevano parte della nostra associazione ad un certo punto Sara ha ricominciato con il suo “passatempo”.
A questo punto io mi sono avvicinato ed ho messo in atto il “Metodo Antidigrignamento”.
Sara, prima ha smesso di digrignare i denti, quindi mi ha guardato e, seria seria, mi ha detto: “Non rompere!!!”
Ora…
Questo fatto, di guardare qualcuno che ti ha dato noia, e di dirgli di non rompere può sembrare una cosa normalissima.
Ma se pensate che le due cose sono state fatte da una ragazza autistica che, solitamente, non parlava, quantomeno non in modo chiaro e, soprattutto, non guardava in faccia la persona che aveva difronte, beh, capite bene perchè ho inserito questo momento in testa alla classifica dei momenti impagabili offerti a tutti noi da Sara!!! ^_____^
Bene…!!!
Ed anche per oggi siamo ormai giunti al termine…
Concedetemi ancora solo pochi istanti per poter ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e la cortesissima attenzione che mi avete dedicato e per potervi dare l’arrivederci alla nostra prossima “Storiella da Blog”…!!! ^______^
Sempre qui tra queste pagine…
E sempre che a voi continui a far piacere seguirmi e leggermi…!!! ^_____^
Per ora vi saluto augurandovi uno splendido pomeriggio, una altrettanto splendida serata, una serena notte ed un fantasmagorico mercoledì…!!! ^_______^
Buona lettura, come sempre, a tutti voi carissimissssssssimissssssssssssssssssimi amici miei…!!!
Riccardo