Dopo gli infortuni di Kobe Bryant e Danilo Gallinari di qualche settimana fa, l’inizio dei playoff ha visto parecchie squadre senza alcuni dei giocatori più rappresentativi. Se si ripensa alla lista infortuni della stagione non si può dimenticare Amar’e Stoudemire. Ha cominciato la stagione a gennaio e dopo 29 partite si è nuovamente infortunato al ginocchio. Ha giocato l’ultima partita il 7 marzo nella sconfitta contro OKC (16 punti in 29 minuti). Si è sottoposto ad un intervento chirurgico al ginocchio di pulizia dell’articolazione e dovrebbe essere disponibile nel secondo turno dei playoff. Si usa il condizionale perché le insistenti voci di un suo non ritorno in questa stagione sono in parte supportate dai numeri: confrontando il record con Amar’e (16 vinte e 13 perse) e senza (36 vinte e 14 perse) si nota la differenza di rendimento della squadra.
Evidentemente quello che si diceva ad inizio stagione dopo il folgorante livello di gioco mostrato dai Knicks, era fondato: l’inserimento di Stoudemire è stato difficoltoso anche a causa del ruolo e della posizione in campo troppo simili a Anthony (e a Chandler) oltre che per una scarsa inclinazione difensiva altrettanto simile a Melo. Due stelle che non difendono contemporaneamente in campo nei playoff sono un lusso per New York. Questo non significa che Amar’e non sia un ottimo giocatore, al di là delle sue cifre stagionali (14.2 punti e 5 rimbalzi in 23 minuti) basate su un campione di appena 29 partite, ma il matrimonio con New York è naufragato nel momento in cui è arrivato Carmelo Anthony.
A questo si aggiunga che è difficile se non sconsigliabile rientrare durante i playoff dopo un infortunio (vedi caso Rose) anche per questioni di equilibri e chimica molto delicati e si può capire le notizie e gli umori dallo spogliatoio siano ‘anche se Stoudemire non rientra quest’anno va bene lo stesso’.
Ora bisognerà vedere gli effettivi tempi di recupero (si parla di un ritorno per un eventuale secondo turno di playoff), il suo impatto sulla squadra e la gestione del suo pesante contratto (100 milioni in 5 anni) che è legato alla sua salute fisica (evidentemente non eccellente) da parte dei Knicks.
Per i fan è possibile nel frattempo avere accesso alla sua vita fuori dal campo grazie al documentario che sarà trasmesso sul canale a pagamento Epix il 19 aprile dal titolo “Amar’e Stoudemire: In the Moment”: tra le altre cose, mostrerà il lavoro di recupero di Stoudemire anche durante l’ultimo infortunio.