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Finora ne ho sentiti due. In uno, il protagonista del Gladiatore viene interrotto da una donna che lo liquida in modo abbastanza antipatico e poi pronuncia la famosa frase "al mio segnale, scatenate l'inferno". Nel secondo, ci raccontano che Mao e Garibaldi erano donne, perché rivoluzionari e condottieri.
Boh. Non so come siano resi in TV (già il banner che mostra la trasformazione di Mao in donna mi sembra più promettente), ma in radio questi due spot sono orrendi.
Vorrebbero dare l'immagine di una donna "alla guida" (infatti il pay-off è "cambia guida"), ma il risultato è maldestro, irritante e inefficace. Nel primo spot, la donna fa la figura della solita donnetta supponente e antipatica. Il secondo comunque si risolve in un elenco di nomi maschili, di cui si dice che erano donne: la furbata di tutto ciò non mi è comprensibile.
Insomma, gli spot radiofonici sembrano talmente forzati da essere controproducenti: anche se l'idea di un'auto progettata per una donna mi piace, solo per l'idiozia della campagna pubblicitaria non la prenderei neanche in considerazione.
Secondo me, c'erano modi più efficaci di pubblicizzare questa auto.
Se si voleva insistere sul concetto di guida femminile, sarebbe bastato puntare sulle donne che davvero sono state rivoluzionarie e condottiere: Elisabetta I, Cleopatra, Maria Teresa d'Austria, Caterina di Russia. Solo per citare le prime che mi vengono in mente.
Se si voleva parlare di un prodotto "solo per donne", lo si poteva accostare ad altri oggetti che sono solo appannaggio femminile, tipo rossetto, tacco a spillo e ciglia finte se si voleva sottolineare la seduzione oppure tampax, pillola e lavatrice se si voleva sottolineare l'aspetto pratico/rivoluzionario.
In verità, queste sono due idee a caso che mi sono venute in questi 10 minuti in cui ho scritto questo post. Penso che un'agenzia di comunicazione dovrebbe saper fare di meglio.
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