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Strage di ulivi per far soldi con le biomasse: e c’è chi non si stupisce più

Creato il 27 novembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Ecco l’inizio dell’articolo sul disastro che ha sterminato gli ulivi del Salento. La malattia inventata è la Xylella. Il link è questo

Denunciamo pubblicamente il vergognoso clima terroristico che, artatamente, si sta fomentando nella Regione Puglia a danno degli ulivi e degli oliveti del basso Salento, nonché dell’intero settore agricolo salentino, come di ogni altra sua più sana economia. Tutto questo, soprattutto, all’indomani dell’intervento ufficiale della autorevolissima Accademia dei Georgofili di Firenze, la quale ben ha spiegato che negli ulivi salentini, oggi sotto analisi, non si riscontra il batterio Xylella nella sua forma genomica fastidiosa e preoccupante dal punto di vista fitosanitario, per ulivi, come per altre culture, mandorli, vite, agrumi, etc.; non solo, il ceppo batterico invece osservato nel Salento, come dagli accademici fiorentini ma anche dai ricercatori dell’Università del Salento reso noto, è asintomatico per gli ulivi sui quali è presente (questo anche confermato da pubblicati articoli scientifici); e non solo, tale sottospecie salentina, come evidenziato da alcuni ricercatori dell’Università del Salento, potrebbe persino essere endemica, ovvero qui presente da millenni e assolutamente presenza innocua. È, pertanto, vergognoso dover ancora leggere sui giornali e vedere nei TG irresponsabili tecnici locali, nonché disinformati politicanti parlare della presenza ancora di un batterio “killer” che sarebbe presente nel nostro ecosistema e da sterminare, questa l’assurda “terapia” da “quarantena” propagandata: sterminando nei fatti l’ecosistema stesso!

Una lettera di Giacomo Cangini, preso da sacro furore per i moderni sistemi che generano disastri penosi. Bello il ricordo dell’imbottigliamento domestico, comprensibile l’attacco alla mania dei doc eccetera, delle piante esotiche, dell’Ulivo costretto ad adattarsi ad altri climi. Ora i tempi si fanno spietati. Nella zona di Gallipoli, poi, c’è stato un disastro. Malattia dell’Ulivo inventata apposta per sterminarlo e foraggiare le solite centrali a biomasse della green economy all’Italia, spesso NON esemplare. E stavolta violenta e mostruosa contro esseri viventi vegetali.

…ma scusate, tutti quegli ulivi secolari costretti DA ANNI in tremendi vasi di plastica nei recinti dei vivaisti lombardi e nelle ville di improbabili nuovi VIP dell’ultima generazione? Piante secolari (millenarie: forse patrimonio nazionale) sradicate dalle loro colline soleggiate e calde che vengono costretti come cani dalle orecchie mozzate a vivere nella nebbia umida della Val Padana, cosa credete che siano se non piante sradicate dagli ultiveti, al padrone dei quali sono stati pagati incentivi per distruggerle e per le quali esite la proibizione (con meccanismi di “quote” simili alle famose “quote latte”) di fornire a chiunque l’olio estratto da eventuali nuove piante o da quelle vecchie la cui distruzione è incentivata da leggi europee ??????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
….e scusate…e vigneti anche dei nostri laghi distrutti con le stesse modalità di incentivo e conseguente divieto per far spazio a nuove zone industriali e salvaguardare gli interessi di quei pochi specialisti dei grandi vini italiani.
…e non vi ricordate quando si andava con la macchiana a comprare il vino dove ci pareva con la damigiana e poi lo si inbottigliava a casa propria, ora non si può più fare, perchè il Mercato deve essere controllato oltre che con i bancomat, gli assegni, l’impossibilità di unsare il contante in transazioni superiori ai cento euro. Tutto controllato per poter dare più potere a quattro stronzi che si mangiano a puttane, i nostri soldi.
Non mi sembrano novità, dove eravamo 10 anni fa ?
Auguri
Giacomo

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