Si è concluso con tre condanne il nuovo filne d’inchiesta per la strage di via D’Amelo in cui il 19 luglio 1992 persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta.
Oggi il gup di Caltanissetta Lirio Conti ha condannato, in rito abbreviato, i collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina rispettivamente a 15 e 10 anni di carcere per l’eccidio di via D’Amelio.
Condannato invece a 12 anni, il falso pentito Salvatore Candura. Spatuzza e Tranchina erano accusati di strage, mentre Candura di calunnia.
A dare il via al nuovo filone d’inchiesta sono state le dichiarazioni dei due pentiti che hanno ricostruito le fasi preliminari della strage e smascherando il depistaggio di un gruppo di falsi pentiti, tra cui Candura e Vincenzo Scarantino, che ha portato in carcere ingiustamente sette innocenti.
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