12 dicembre 1969
LA STRAGE E’ DI STATO!
GIOVEDI’ 9 DICEMBRE 2010
ore 21,30 al Centro Sociale Vittoria
Via Friuli angolo via Muratori 20135 Milano
incontro / dibattito con
Giuseppe Casarrubea
storico ricercatore
Aldo Giannuli
consulente commissione stragi (Fontana, Brescia,..)
Che ruolo svolsero i servizi segreti americani nell’Italia degli anni ’43-’47? Le gerarchie vaticane spinsero per una svolta antidemocratica in risposta alla “minaccia comunista”? E lo spionaggio nazifascista cessò di operare nella primavera del ’45?
Lupara Nera è il frutto del minuzioso studio svolto da Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino che analizzano migliaia di documenti dell’intelligence angloamericana, desecretati dopo il 2000, e tracciano una storia segreta rimasta sepolta per decenni negli archivi dell’Office of strategic services statunitense – l’antenato della Cia – e del War office britannico.
Da queste carte emerge un affresco impressionante tra l’agonia del ventennio mussoliniano e l’inizio della guerra fredda, anni in cui nasce la “Santissima Trinità”, ovvero il patto infame tra poteri mafiosi, servizi segreti atlantici e neofascismo, sottoscritto in visione anticomunista, che darà luogo ad un conflitto a bassa intensità, teorizzato in un certo momento come «guerra non ortodossa»; una guerra non dichiarata, sotterranea, combattuta con mezzi non convenzionali, condotta con ferocia contro le masse popolari, per sopprimerne le aspirazioni e per fermarne le lotte.
Un “filo nero” lega lo stragismo dell’immediato dopoguerra allo stragismo (golpismo) della seconda metà del ‘900. La strategia della tensione come costante della storia d’Italia, come strumento principe, utilizzato ogni qual volta lo sviluppo delle lotte conseguente all’ esplosione delle contraddizioni sociali, ha pericolosamente messo in discussione lo sfruttamento ai danni dei lavoratori e la diseguaglianza generata dal sistema capitalista.
Da una dichiarazione di Giuseppe Casarrubea
“Gli eccidi siciliani sono da ricondurre a un disegno eversivo unico che va dalla strage di Alia (settembre ’46) alle esecuzioni di Li Puma, Rizzotto e Cangelosi, dirigenti sindacali assassinati tra il marzo e l’aprile ’48. È in quei diciotto mesi che è messo a punto il prototipo stragista che tanti lutti provocherà nei decenni successivi, da Piazza Fontana alla strage di Bologna”.