L’ex tecnico dell’Inter, Andrea Stramaccioni ai microfoni di Sky Sport ha commentato cosi la vittoria della sua Udinese ai danni della squadra guidata da Roberto Mancini: “Era importante vincere e secondo me con un secondo tempo alla grande abbiamo meritato la vittoria. Con grande onestià non ci aspettavamo Kovacic tra le linee, avevamo preparato una pressione alta e la sua posizione ce lo impediva, però poi è anche compito di un allenatore riorganizzare la squadra, nella ripresa è cambiata la posizione di Allan, abbiamo fatto la partita che volevamo, aggressivi, bloccando l’Inter e costruendo più di loro. Se non hai un gruppo unito non vieni a giocare un secondo tempo così, i tre punti sono importanti perché dopo un avvio di campionato giocato bene poi ci siamo adagiati ma questa vittoria ci ridà consapevolezza.
Stasera per 90 minuti siamo stati nemici ma nell’Inter ho lasciato tanti calciatori amici che sono in un momeno difficile e gli auguro di vincerle tutte dalla prossima. Il cambio di Di Natale? Per noi è molto importante ma un allenatore deve fare delle valutazioni utili alla squadra con coraggio, secondo me sull’1-1 l’Inter aveva rialzato il baricentro e volevo un giocatore di struttura differente, Totò è eccezionale in area di rigore e Thereau poteva darci più profondità, centimetri in fase aerea e la scelta è stata giusta.
A Bruno Fernandes ho chiesto di partire da dietro e penso che giocando così ha messo in difficoltà Medel, quello che volevamo, è l’unione tra il centrocampo e l’attacco e anche contro il Cesena ha fatto un gol giocando così. Un ragazzo giovanissimo, un 94 utilissimo a questa squadra”.
Parlando del repulisti fatto da Thohir in società: “Quando un presidente cambia società ha diritto ad apportare le modifiche che vuole, è un normale per un club che vince tutto come l’Inter, e io me ne sono portato via un pezzo vedi Stankovic. Mi resteranno nel cuore i tanti campioni che mi hanno accompagnato nel mio esordio in A. Forse era meglio battere il Milan, non dimenticherò mai quello che l’Inter mi ha regalato.
Infine permettetemi di ringraziare i mille tifosi dell’Udinese qui a Milano perché per una città di meno di 100 mila persone è tanta roba”.