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Strane cose dal nome impronunciabile

Da Ludovicopolidattilo

childcageQuesta storia ha inizio prima che il seme di Indostanembolendolonirica fosse piantato.

Prima che il seme di Indostanembolendolonirica fosse piantato le cose non andavano poi così bene. Anzi andavano piuttosto male. Solo che nessuno se ne accorgeva. Quasi nessuno.

Prima che il seme di Indostanembolendolonirica fosse piantato a Leonardo Intraprendenti, il bambino protagonista di questa storia, davano fastidio soprattutto tre cose. Innanzitutto il divieto, per i più piccoli, di giocare all’aperto. L’Inevitabilcentalamministrazione della città aveva infatti vietato ai bambini di giocare nei parchi (giudicati troppo pericolosi), nelle piazze (ritenute pericolosissime) e nei cortili (poco pericolosi in sé ma destinati quasi esclusivamente al parcheggio delle auto). Rimaneva la Ludogabbia® [ogni qualvolta troverete il simbolo ®, leggete ad alta voce o mentalmente: “marchio registrato”, è indispensabile!]. La Ludogabbia® era l’unico posto, ad eccezione di casa propria (ma anche in casa propria una bella Ludogabbia® non ci stava affatto male), dove i bambini potevano giocare legalmente. Le sbarre di Elastoluce® della Ludogabbia® impedivano ai bambini di uscire al di fuori. Ogni qual volta venissero urtate le sbarre di Elastoluce®, per sbaglio, per foga o per sfida, si era risbattuti indietro morbidamente, senza possibilità alcuna di ferirsi. All’interno della Ludogabbia® giochi di ogni genere, spazi attrezzati con divertimenti incredibili, sicurezza assoluta: 28.000 telecamere ne controllavano ogni centimetro quadrato.

La Ludogabbia® era un prodotto della MNS.

Prima che il seme di Indostanembolendolonirica fosse piantato, oltre all’impossibilità di giocare all’aperto a Leonardo dava enormemente fastidio il fatto di dover indossare, per tutto il tempo trascorso a scuola, il Pedagocasco®. Ogni piccolo studente ne doveva indossare uno. Il Pedagocasco® obbligava ogni bambino a rivolgere l’attenzione e lo sguardo verso l’insegnante. Che l’insegnante fosse fermo o in movimento non aveva alcuna importanza. Se l’insegnante iniziava a saltellare, immediatamente anzi, contemporaneamente, anche la testa degli scolari si muoveva su e giù tenendo lo stesso ritmo dei saltelli, riservando al giorno successivo un torcicollo per nulla piacevole (sul libretto di istruzioni del Pedagocasco® si consigliava prudenzialmente agli insegnanti di non saltellare, ondeggiare, fare capriole o ballare lo shake durante le lezioni, ma non tutti si attennero scrupolosamente alla prescrizione). Appuntato sulla giacca o sul vestito, ogni insegnante portava un piccolo distintivo elettronico che richiamava costantemente verso di sé la visiera del Pedagocasco®, per questo tutte le teste degli studenti ondeggiavano e giravano contemporaneamente in concomitanza con gli spostamenti dell’insegnante. Inoltre il distintivo faceva anche da microfono e, grazie a questo, la voce dell’insegnante arrivava direttamente (debitamente amplificata) alle orecchie dei piccoli grazie a due altoparlanti inseriti dentro il Pedagocasco®.

Il Pedagocasco® era un prodotto della MNS.

Oltre al divieto di giocare all’aperto e all’impossibilità di distrarsi, chiacchierare e scherzare coi compagni di scuola, a Leonardo dava enormemente fastidio che i suoi genitori, ogni sera dopo cena, non si occupassero granché di lui. Prima che il seme di Indostanembolendolonirica fosse piantato, infatti, i genitori stanchi per la dura giornata di lavoro o di shopping, potevano concedersi un meritato riposo o uno svago costruttivo (solitamente collegandosi allo Psicomediascreen® della MNS) senza bisogno di badare ai figli. A questo pensava il Coccolosarcofago®, un contenitore a forma di parallelepipedo (decorato e colorato in 421 modi per risultare abbinabile all’arredamento di casa) in cui i figli più piccoli (ma ne esistevano anche in taglie per adolescenti) venivano inseriti e accolti in un accogliente ambiente artificiale fatto di carezze meccaniche, bacini al silicone anallergico, suoni rilassanti selezionabili tra le modalità lounge, meditation e sleep, proiezioni intracorticali di genitori virtuali in grado di dialogare con il piccolo ospite del Coccolosarcofago®, di farsi raccontare la giornata, di dare utili consigli sui principali problemi esistenziali e di aiutare a prepararsi per l’interogazione del giorno dopo. Il fatto che dal Coccolosarcofaco® non si potesse uscire non era vissuto dai più (parliamo dei genitori) come un problema. Piuttosto diversi genitori lamentarono il fatto che i loro figlioli si fossero affezionati al genitore virtuale con cui conversavano ogni sera comodamente sdraiati nel Coccolosarcofago® più che a loro stessi. Considerati i vantaggi, le lamentele non si protrassero mai troppo a lungo.

Il Coccolosarcofago® era un prodotto della MNS.

Leonardo Intraprendenti non solo era infastidito ogni qual volta lo costringevano a entrare nella Ludogabbia®, a indossare il Pedagocasco® e a chiudersi nel Coccolosarcofago®, ma si arrabbiava tantissimo e tormentava i genitori con urla, pianti e dispetti di ogni genere. Occorrevano spesso parecchie ore prima che la calma potesse ritornare. L’unico modo che i genitori di Leonardo conoscevano per avere ragione della sua impertinenza, consisteva nel minacciare di negargli i semi di Indostanembolendolonirica di cui andava ghiotto al punto da non riuscire quasi a farne a meno. Come tutti i bambini di ogni epoca Leonardo amava dolciumi e leccornie di ogni genere, ma di quelli avrebbe potuto tranquillamente fare a meno. Non avrebbe mai potuto rinunciare invece ai semi di Indostanembolendolonirica. Questo piccolo ricatto, inevitabilmente, riportava la pace in casa e Leonardo alla ragione.

L’Inevitabilcentralamministrazione della città, le scuole e i genitori erano comunque piuttosto soddisfatti dei risultati raggiunti dai nuovi strumenti tecnologici. Grazie ai prodotti della MNS i bambini crescevano più sani, sicuri, tranquilli e intelligenti. Qualche preoccupazione, tuttavia, ancora persisteva a turbare le menti degli adulti: quando i bambini non giocavano nella Ludogabbia®, non imparavano indossando il Pedagocasco® e non ricevevano l’educazione e il calore familiare garantiti dal Coccolosarcofago® a quali rischi sarebbero stati esposti? Cosa sarebbe loro potuto accadere? Avrebbero forse potuto farsi male cadendo o usando male un oggetto trovato in casa, avrebbero potuto fare incontri pericolosi, avrebbero potuto trasgredire gli insegnamenti della famiglia e degli insegnanti sviluppando una pericolosa indipendenza? Non si poteva tollerare un rischio così grande. Per questo, quando il seme di Indostanembolendolonirica non era ancora stato piantato, la MNS mise sul mercato il Narcobiberon® (gusto latte), il Narcochewingum® (gusto menta, gusto fragola e gusto limone), e il Narcogelato® (in 16 gusti sempre aggiornati di anno in anno a partire dal lancio sul mercato). Ciascuno di questi innovativi prodotti MNS garantiva la somministrazione di un gustoso principio attivo con trascurabili effetti collaterali in grado di ridurre notevolmente la propensione dei giovani alla trasgressione, all’indipendenza e al cacciarsi nei guai. Fu un successo di mercato senza precedenti. Tutte le famiglie ne furono entusiaste: nessun bambino disobbedì più ai genitori, nessun bambino si rifiutò di fare i compiti, nessun bambino rispose più male. Nessuno tranne Leonardo. Non si capiva come mai né il Narcochewingum® né il Narcogelato® avessero effetto su Leonardo (per il Narcobiberon® era indubbiamente troppo cresciuto, per cui si evitò di proporglielo): tanto era indipendente e vivace prima di aver mangiato le leccornie della MNS, altrettanto lo era dopo.

I genitori di Leonardo, preoccupati per la diversità del loro figliolo, si rivolsero a medici e scienziati tra i più famosi dell’epoca (tutti lavoravano, direttamente o indirettamente, per la MNS) affinché aiutassero quella sfortunata famiglia a curare il loro ingestibile, incontenibile, intrattabile figliolo. Tanto lunghi e pesanti furono i test, gli esperimenti e le analisi cui fu sottoposto Leonardo che questi un giorno, approfittando della distrazione dei luminari, fuggì.

Prima che il seme di Indostanembolendolonirica fosse piantato, oltre la città esisteva solo il bosco, e proprio lì dovette rifugiarsi il povero Leonardo. Grazie alla sua creatività e alla sua mente pronta riuscì a cavarsela. Nei primi giorni di esilio seppe costruirsi un rifugio e procurarsi il cibo per sopravvivere (mancavano purtroppo gli adorati semini di Indostanembolendolonirica, ma in quelle circostanze non si poteva chiedere di più). Poi, quando si era ormai rassegnato a vivere nella foresta senza più godere della vicinanza e del contatto con altri esseri umani, scoprì di non essere solo. Il bosco parve animarsi intorno a lui e decine di bambini vestiti di foglie e corteccia gli si fecero intorno. Non ci fu paura né necessità di spiegazioni: tutti quei bambini, proprio come Leonardo, erano fuggiti nel bosco per evitare di essere sottoposti a esperimenti, ricerche scientifiche meticolose e cure definitive. Tutti loro non avevano risposto alla somministrazione di Narcobiberon®, Narcochewingum® e Narcogelato® ma, cosa ancor più sorprendente, tutti quanti erano golosi di semi di Indostanembolendolonirica. Richiese un istante mettere in relazione i due fatti e comprendere come i semi di Indostanembolendolonirica rappresentassero un efficace antidoto ai nuovi prodotti della MNS. Venne discusso il da farsi e non servì molto tempo per decidere che una ribellione era necessaria.

Oggi il seme è stato piantato e la pianta di Indostanembolendolonirica più grande del mondo sta crescendo in un luogo segreto. Una volta cresciuta, la pianta spargerà i suoi semi e il vento li porterà ovunque. Questi si infileranno nei panini imbottiti, nei piatti di pastasciutta, nelle minestre, nei piatti di carne e di riso, pure nei gelati e nelle torte. Chi ha piantato il seme, e ogni tanto viene a prendersi cura della pianta che seguita a crescere, pare sia vestito solo di foglie e corteccia. Le azioni e le obbligazioni della MultiNazionaleSimpatica, negli ultimi tempi, hanno subito un tracollo.



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