MILANO – Fiori, catering, confetti, bomboniere, ricevimento, anelli: se il pensiero del matrimonio vi fa sudare quello che ci vuole per voi è il wedding planner. Una sorta di “tutto fare” per il giorno del sì. Una professione nata negli Stati Uniti ma che in Italia, secondo il sito www.matrimonio.com, conta già 1.300 rappresentanti.
La maggior parte dei wedding planner si trova in Lombardia, dove sono 238 agenzie, di cui 129 solo a Milano. Un business che, secondo le stime della Camera di Commercio, fa girare circa mezzo miliardo di euro.
La Stampa racconta che anche gli organizzatori di matrimoni vantano un associazione di categoria: la Awp, che dal 2007 organizza corsi di formazione e seminari.
Naturalmente ci vogliono alcune capacità: innanzitutto si deve provare empatia con gli sposi, e amare i matrimoni. Fondamentale anche una buona capacità organizzativa e una conoscenza di tutto quello che riguarda un matrimonio, dagli sposi al ricevimento.
Soprattutto, e l’avvertimento vale sia per i wedding planner sia per i futuri sposi, bisogna iniziare a pensarci molto tempo prima, anche un anno, secondo gli esperti. Prima di tutto va stilata la lista degli invitati e va prenotato il luogo del ricevimento. Quando mancano sei mesi si passa alla scelta dell’abito e del menu. Poi l’acquisto degli anelli, i fiori, la musica e l’invio delle partecipazioni. Nelle ultime settimane precedenti via con prova trucco, estetista, parrucchiere, book fotografico.
L’unica nota dolente: far organizzare tutto questo a qualcuno ha il suo costo. Più o meno il 10% del costo del matrimonio. Ma il risparmio in stress è garantito.