Angelino è disperato, al punto tale che sta cercando un’intesa disgraziata con il Pd per non andare a votare con la Porcellum. Quanto abbiamo ventilato nei giorni scorsi sta puntualmente accadendo. Ormai ci vuole poco a capire le mosse di Silvio, pochissimo per prevedere una campagna elettorale per le politiche, all’ultimo sangue. A questo punto, qualcuno potrebbe dire che siamo ossessionati da Berlusconi. Ne parliamo spesso, anzi, spessissimo, ma che volete farci, individuato il pericolo, una persona normale cerca di combatterlo in tutti i modi. Ebbene sì, siamo ossessionati dal giovane imprenditore che si fa fotografare con una pistola sullo sfondo. Siamo ossessionati dal nuovo ricco che preferisce farsi proteggere dalla mafia piuttosto che dallo Stato. Ci vengono le vertigini a pensare il modo in cui ha comprato da un’orfana, per un tozzo di pane, la villa Casati-Stampa. Ci sconvolge l’uomo d’affari che si impadronisce del più importante gruppo editoriale italiano, corrompendo un giudice. Ci fa paura l’imprenditore che, parte da Milano con una valigia piena di soldi, e va a Roma a comprarsi una legge per le sue tivvù. Ci fa un po’ schifo chi usa la mamma, i figli, la zia suora e tutte le famiglie che ha sparse per la Brianza, per incarnare mediaticamente un sogno che non esiste. Ci fanno ribrezzo gli imbonitori, i venditori di speranze a poco prezzo, i prezzolati che comprano fedeltà e amori come fossero generi da supermercato. Ci da il voltastomaco chi mente ripetutamente sapendo di mentire, chi millanta meriti che non ha, chi fa delle cricche e delle logge i suoi trampolini di lancio per raggiungere altezze altrimenti inarrivabili. Non sopportiamo gli ignoranti, i prepotenti, gli arroganti e chi dice “Ghe pensi mi”, perché a noi abbiamo sempre pensato da soli. Non è uno statista colui che incita all’evasione fiscale e che mina la salute dei lavoratori con leggi tutte a favore dei padroni. Né è uno statista colui che preferisce i servi e i maggiordomi agli uomini liberi, e che devasta la scuola pubblica, le università pubbliche, la sanità pubblica e la cultura in nome del marketing e del “non mi rompete i cabasisi, guido io”. Di motivi per una sana ossessione, perché al contrario di Silvio, a noi, di prendere in mano una pistola, non verrebbe mai in mente, ce ne sarebbero ancora migliaia e, come avete potuto leggere, non abbiamo citato “u’ pilu” minorenne neppure una volta. Qui stiamo parlando di un pericolo serio per la collettività, per tutti noi, per la gente. Leggiamo i giornali e veniamo a sapere che i disoccupati sono 2,87 milioni, che in un anno sono saliti del 2,3 per cento, che i giovani sono arrivati al 36,5 per cento e che ci sono tre milioni di precari. Perla delle perle, quest’anno, invece delle tredicesime, i lavoratori riceveranno un bonus per un maxisconto all’hard-discount, visto che saranno falcidiate dalle tasse. E gli amici e compagni del Pd a cosa pensano? Matteo Renzi: “C’è il rischio di brogli”. Bersani: “Matteo, non rovinare tutto”. Ma si può sapere che diavolo intendendo spartirsi i galletti pidini, visto che non c’è più niente da saccheggiare se non la disperazione...
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Stronca l’intesa sulla legge elettorale, boccia definitivamente le primarie e dice: “I candidati li scelgo io”. Silvio è proprio tornato!
Creato il 01 dicembre 2012 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Angelino è disperato, al punto tale che sta cercando un’intesa disgraziata con il Pd per non andare a votare con la Porcellum. Quanto abbiamo ventilato nei giorni scorsi sta puntualmente accadendo. Ormai ci vuole poco a capire le mosse di Silvio, pochissimo per prevedere una campagna elettorale per le politiche, all’ultimo sangue. A questo punto, qualcuno potrebbe dire che siamo ossessionati da Berlusconi. Ne parliamo spesso, anzi, spessissimo, ma che volete farci, individuato il pericolo, una persona normale cerca di combatterlo in tutti i modi. Ebbene sì, siamo ossessionati dal giovane imprenditore che si fa fotografare con una pistola sullo sfondo. Siamo ossessionati dal nuovo ricco che preferisce farsi proteggere dalla mafia piuttosto che dallo Stato. Ci vengono le vertigini a pensare il modo in cui ha comprato da un’orfana, per un tozzo di pane, la villa Casati-Stampa. Ci sconvolge l’uomo d’affari che si impadronisce del più importante gruppo editoriale italiano, corrompendo un giudice. Ci fa paura l’imprenditore che, parte da Milano con una valigia piena di soldi, e va a Roma a comprarsi una legge per le sue tivvù. Ci fa un po’ schifo chi usa la mamma, i figli, la zia suora e tutte le famiglie che ha sparse per la Brianza, per incarnare mediaticamente un sogno che non esiste. Ci fanno ribrezzo gli imbonitori, i venditori di speranze a poco prezzo, i prezzolati che comprano fedeltà e amori come fossero generi da supermercato. Ci da il voltastomaco chi mente ripetutamente sapendo di mentire, chi millanta meriti che non ha, chi fa delle cricche e delle logge i suoi trampolini di lancio per raggiungere altezze altrimenti inarrivabili. Non sopportiamo gli ignoranti, i prepotenti, gli arroganti e chi dice “Ghe pensi mi”, perché a noi abbiamo sempre pensato da soli. Non è uno statista colui che incita all’evasione fiscale e che mina la salute dei lavoratori con leggi tutte a favore dei padroni. Né è uno statista colui che preferisce i servi e i maggiordomi agli uomini liberi, e che devasta la scuola pubblica, le università pubbliche, la sanità pubblica e la cultura in nome del marketing e del “non mi rompete i cabasisi, guido io”. Di motivi per una sana ossessione, perché al contrario di Silvio, a noi, di prendere in mano una pistola, non verrebbe mai in mente, ce ne sarebbero ancora migliaia e, come avete potuto leggere, non abbiamo citato “u’ pilu” minorenne neppure una volta. Qui stiamo parlando di un pericolo serio per la collettività, per tutti noi, per la gente. Leggiamo i giornali e veniamo a sapere che i disoccupati sono 2,87 milioni, che in un anno sono saliti del 2,3 per cento, che i giovani sono arrivati al 36,5 per cento e che ci sono tre milioni di precari. Perla delle perle, quest’anno, invece delle tredicesime, i lavoratori riceveranno un bonus per un maxisconto all’hard-discount, visto che saranno falcidiate dalle tasse. E gli amici e compagni del Pd a cosa pensano? Matteo Renzi: “C’è il rischio di brogli”. Bersani: “Matteo, non rovinare tutto”. Ma si può sapere che diavolo intendendo spartirsi i galletti pidini, visto che non c’è più niente da saccheggiare se non la disperazione...
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