Sua maestà la mozzarella in carrozza

Da Sorelleinpentola
"Quando arrivano in tavola questi fagottini ancora bollenti in cui mozzarella filante si adagia sulla dorata carrozza dei doratissimi dischetti di morbido pane che insieme a quello dell'uovo ne esalta il sapore, un briviso di golosità passa sui volti di tutti i commensali."(Miseria e Nobiltà nella storia della cucina napoletana, 1999)
 Ho fatto una piccola ricerca etimologica tra i miei amati libri ingialliti di storia dell'alimentazione.
E quello che ho trovato sull'origine di questo nome (mozzarella in carrozza) sono tre versioni:
-Nel 1800 per trasportare i viveri si usavano le carrozze. E' il caso anche del  latte. Ma con il traballio della carrozza stessa, il latte si cagliava e arrivati a destinazione non era più latte ma formaggio fresco. Da qui mozzarella in carrozza.
-Ma la versione più citata è quella che vede la mozzarella  che si adagia su una dorata fetta di pane, in carrozza quindi, impanata e poi fritta.
-O ancora una visione un po' romanzata in cui la mozzarella si poggia sul pane e quando la si addenta fusa, "fila" creando le briglie, così pare vada in carrozza guidata dal nostro piacere di gustarla.
Fatto stà che questo piatto della tradizione napoletana è un boccone ghiotto e pieno di gusto che piace a grandi e piccini. E' una pausa che si prende volentieri.
 "La mozzarella fila, il pane ne sostiene il delicatissimo sapore, quell'aroma di perfetto fritto si sposa all'uovo che ha fatto un velo d'oro e, sì, tutto scivola come in una carrozza dalle grandi ruote per un viale lungo il mare, tutto diventa un solo boccone ghiotto, un felice addio alle pietanze cotte in attesa della frutta".(Partenope in Cucina, 1954)

Ingredienti: per 10 mozzarelle in carrozza
20 fette di pane
10 fette di mozzarella vaccina o di bufala
3 uova
50 ml di latte
farina
pangrattato
olio di arachidi
sale
Preparazione:
Formate dei tramezzini con la mozzarella fra due fette di pane. Io ho utilizzato il pancarrè ma potete utilizzare differenti tipologie di pane. Infarinate i tramezzini e passateli nell'uovo sbattuto con il latte e poco sale, rigirandoli spesso finchè abbiano assorbito assorbito tutto il liquido. Friggeteli in abbondante olio caldo facendoli dorare da entrambi i lati. Passateli su carta assorbente, salate a piacere e servite. Da mangiare caldi.
P.s. Questa sera, ore 20,00, vi aspettiamo ad Agropoli al ristorante 'U Saracino per la presentazione del nostro libro "In due c'è piu gusto" all'interno della manifestazione gastronomica "Agropoli, tra tradizione e innovazione".

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