Magazine Animazione
Protagonista del corto di oggi è un anziano, che si ritrova a fronteggiare l'indifferenza delle altre persone su un vagone della metropolitana.
I posti sono tutti occupati e nessuno, a parte una piccola bambina, subito bloccata dalla mano della madre, si offre di lasciare il proprio in favore dell'anziano.
Da qui le cose si fanno decisamente toste, trasformando quello che a tutti gli effetti nasce come urlo di denuncia in qualcosa di assurdo, violentissimo e che fa il verso alla saga di Guerre Stellari, Naruto e altri capisaldi del genere.
La realizzazione, ad opera di Sean Soong, ragazzo di origini cinesi, iscritto alla Comunication University of China, è fantastica. Le animazioni rapidissime, i colori nitidi e ben fusi con l'insieme delle immagini contribuiscono a dare un segno di distinzione a questo filmato.
Non ho trovato molto da dirvi sul corto in questione, la rete è un delirio e non sempre è facile, però se siete curiosi vi consiglio di dare un'occhiata alla pagina DeviantArt di Sean Soong, troverete un bel pò di immagini interessanti e valide.
Per il resto... buon divertimento!
La scorsa settimana un lettore ha portato alla mia attenzione una critica che definirei non solo costruttiva ma molto interessante e ben ponderata. A volte, nelle mie segnalazioni, tralascio di fornire molte informazioni sul corto di cui sto parlando e questo, in alcuni casi, si trasforma in una perdita di valore dell'articolo stesso.
E cosa ci voleva a capirlo, direte voi!
In effetti avete ragione ma ci sono casi, come peraltro il corto odierno, è davvero difficile risalire ad altro oltre che al video stesso. Spesso si tratta di produzioni amatoriali, create da studenti o persone comuni, come me e voi, quindi capite che non sempre è possibile trovare cose come bozzetti, immagini di produzione o altro, tanto per citare i primi che mi vengono in mente.
La mia promessa è che d'ora in poi cercherò di seguire quel consiglio, in modo che il servizio che cerco di darvi sia sempre meglio e ben organizzato.
Grazie, a tutti voi, senza non avrebbe senso.