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Sudafrica 2010: le stelle che non ti aspetti

Creato il 11 luglio 2010 da Ppcaserta
Sudafrica 2010: le stelle che non ti aspettiStasera si concluderanno i mondiali del Sudafrica, con la finalissima. Ancor prima di incoronare la squadra campione, e comunque vada a finire, io credo che questa manifestazione un verdetto lo abbia già emesso: ha premiato l’umiltà e stroncato la spocchia di compagini titolate, come Italia, Francia e Inghilterra, al netto di alcuni errori arbitrali. Umiltà, poi, non significa assenza di campioni, anzi. Perché le quattro squadre che sono arrivate, meritatamente, in fondo, di campioni ne hanno in abbondanza. Proprio questa è una lezione sportiva, e forse non solo: umiltà e talento sono compresenti nel campione, se manca il primo ingrediente abbiamo starlet miliardarie, ma non campioni. E allora ecco le stelle che magari non ti aspetti: un magnifico Diego Forlan, per esempio, che ha guidato il suo Uruguay a un quarto posto che rinverdisce gli antichi fati calcistici della Celeste. O la Germania con i suoi molti talenti, ma tutti sinergici e asserviti a un collettivo organizzato e micidiale, che si è fermato solo di fronte a una Spagna obiettivamente più forte.
È una finale che mi piace, quella che stasera vedrà di fronte due importanti scuole calcistiche, alle quali è sempre mancato il massimo riconoscimento. L’Olanda, sfortunatissima, ha disputato due finali, per altro consecutive, nel ’74 e nel ’78, negli anni in cui il suo gioco faceva scuola. In entrambi i casi perse solo all’ultimo atto, e sempre contro i padroni di casa di turno, rispettivamente l’allora Germania Ovest e l’Argentina. La Spagna, da parte sua, a livello di nazionale non ha mai raccolto in modo proporzionale al blasone delle sue squadre di club, ma sì è affermata in modo perentorio agli europei del 2008 e cerca ora il primo titolo mondiale. Campioni in abbonbdanza, anche stasera, da una parte e dall’altra. Ma forse in pochi si sarebbero aspettati che tra le storie che si intrecceranno per contendersi il titolo stasera ci sono quelle del terzino Giovanni van Bronckhorst, che potrebbe chiudere la sua carriera salendo sulla vetta del mondo, o dell’infaticabile Kuyt.

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