L’altro giorno mi è arrivata questa mail di Matteo da Modena:
Ciao Stefania, sbirciando qua e la’ , nel tuo interessante e curato sito, mi chiedevo se potevi darmi un consulto; abito in provincia di modena dove gli inverni sono freddissimi, umidi e spesso nebbiosi e le estati torridi e/o umidi caldissime; praticamente per le piante ornamentali un vero inferno! 2 anni fa volendo completare il giardino insieme a mia moglie oltre ad un maestoso leccio piramidale abbiamo optato per piantare una sugheracea stupenda. Il problema che forse a causa del terreno di riporto (argilla impermeabile e terra di scarso valore) la pianta oltre ad avere una crescita stentata accusa anche d’ estate l ingiallimento delle foglioline per poi perderle dopo un po’. Secondo il vivaista che me l’ha venduta e’dovuto alla sete, secondo altri c’e'troppa acqua (irrigazione troppo frequente?) , altri ancora parlano di terreno asfittico.
Hai esperienza su questo tipo di piante?
Ti ringrazio e complimenti ancora per il tuo blog.
La cosa buffa è che alcuni giorni prima mi ero imbattuta in questi alberi da sughero e li avevo fotografati. Quando si dice le coincidenze…
La quercia da sughero, detta anche Suber o Sughera, è un albero sempreverde tipico del clima mediterraneo. Questa pianta è conosciuta e coltivata per la sua corteccia molto decorativa da cui si ricava il sughero.
L’albero da giovane presenta un portamento eretto, ma in seguito diventa contorto e inclinato. Ha una folta chioma con foglie verdi dentate che ricordano il leccio.
A differenza del quercus ilex, NON TOLLERA IL CALCARE ed è meno resistente al freddo. Anche se è sempreverde, ha un enorme e continuo cambio di foglie…quindi preparatevi a raccoglierle spesso…
Quando il vino sà di tappo, non è perchè la bottiglia è stata tenuta male, ma dipende da un piccolo parassita che a volte trova casa nella corteccia del sughero, quindi imprevedibile…