Il ghiacciolo è stato inventato in modo casuale nel lontano 1905 da un bambino di undici anni di nome Frank Epperson. Frank, in una gelida notte, lasciò sul davanzale della finestra un bicchiere con acqua e soda con inserito il bastoncino che aveva utilizzato per mescolare la miscela.Il giorno successivo il bambino fece scorrere acqua calda sul bicchiere,libero il blocco di ghiaccio e lo mangiò usando come manico il bastoncino…aveva mangiato il primo ghiacciolo,che denominò inizialmente "Epsicle" (da Epperson-icicle).
Frank Epperson ottenne il brevetto del “ghiaccio sul bastoncino”nel 1923,a tale invenzione diede il nome di “Popsicle”ed era disponibile in sette gusti.Successivamente vendette i diritti alla Joe Lowe Company di New York
In Italia,i ghiaccioli furono introdotti nel secondo dopoguerra dagli americani entrando nelle case di tutti,sia per le qualità ristorative sia per il basso costo,divenendo un gustoso, colorato,rinfrescante simbolo dell’estate.
Ed ora un po’ di psicologia da
vacanza:
DIMMI CHE GELATO MANGI E TI DIRO’ CHI SEI,una classifica redatta dalla psicologa V.Finistrella.
Il cono con cialda è scelto da chi predilige un’esperienza sensoriale completa non
negandosi nulla (c’è anche la parte croccante da mordere), contando comunque
sulla sicurezza di un appagamento finale (la parte terminale di
cioccolato). Chi mangia il cono di
solito è un tipo Voglioso.
Chi invece mangia lo stecco a prima vista è una persona intraprendente, che ama curiosare nella moltitudine di
gusti possibili (vedi la scelta cremoso/fruttato di cui sopra),ma allo stesso
tempo si tratta di un tipo insicuro…Questa
persona ha bisogno che rimanga qualcosa di tangibile, lo stecco appunto, con
cui giocare o anche solo da tenere in bocca.
Il ghiacciolo si addice ad una personalità effimero-indipendente, a colui che
preferisce un piacere da gustare immediatamente, convinto che non c’è nulla da
aspettare (come nel cono). Questo tipo
di persona tollera poco la frustrazione dell’attesa.
Il biscotto è prediletto da chi ha bisogno di
grande rassicurazione: è quasi la merenda preparata dalla mamma, dove c’è
di tutto, anche la parte di biscotto che rimanda al bisogno di un surplus di
nutrimento affettivo. Non è croccante né duro, è un piacere molto “bambino”.
La coppetta viene scelta di solito dal tipo
controllato-misurato. È l’unico gelato
“contenuto”, e quindi non libero, neanche nella modalità di assunzione (si
utilizza infatti il cucchiaino). Il formato preferito da chi non riesce a
lasciarsi andare fino in fondo e concedersi un piacere (che a volte “sporca” le
mani o i vestiti), e da chi deve
mantenere le buone maniere, anche con se stesso.
Le praline sono sinonimo di personalità
moderno-attuale. Si tratta infatti di
una scelta un po’ “mordi e fuggi”, caratteristica dei nostri tempi, molto
veloci. Sono il gelato di chi ama
portarsi una “scorta” di benessere, un piacere più piccolo, non dilagante,
ma ripetuto nel tempo…in più si può gustare in più contesti diversi (anche
lavorativi).
Un buon fine settimana e buon gelato a tutti
-Vulcanochimico-