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Sui mercati si vende, e non solo su quello azionario Sale...

Da Pukos
Sui mercati si vende, e non solo su quello azionario Sale...

Sui mercati si vende, e non solo su quello azionario

Sale ancora Telecom, positive anche MPS e Mediobanca. Crolla verticalmente Saipem sulle voci di un adc. In calo tutto il comparto petrolifero.

Certo, poteva andare anche peggio, ma è una magra consolazione, alla fine il nostro Ftse Mib (-1,15%) ha perso comunque più di un punto percentuale e non ci si può certo consolare pensando che un paio d’ore dopo l’inizio delle contrattazioni il ribasso avesse già superato l’1,6%.

Dagli Usa, come ogni giovedì, è arrivato il dato sulle prime richieste di sussidi alla disoccupazione, risultate in calo a 276.000 unità, una buona notizia, si dirà. Certo! Peccato che poco venisse annunciato anche il dato sulla produttività che, nel primo trimestre dell’anno in corso, è calata del 3,1%!!! Quindi molto peggio rispetto a quanto comunicato in prima lettura (-1,9%), ma il peggio arrivava a mercati aperti. il FMI, infatti, ha ridotto le stime di crescita Usa per l’anno in corso al 2,5% (precedente 3,1%) e, perla delle perle, ha consigliato alla Federal Reserve di non aumentare i tassi prima della metà del 2016, ossia fra un anno!!! Che vi dicevo!!!

Ma naturalmente in questo spazio dobbiamo parlare soprattutto della “borsetta” italiana che oggi non è andata molto bene a causa soprattutto dei titoli del comparto petrolifero.

Le voci di un aumento di capitale (alcuni parlano di 1,5 ed altri di 2,5 miliardi di euro) han fatto precipitare Saipem (-13,58%), naturalmente è stato tirato di nuovo in ballo il debito dell’azienda al fine di far un gran polverone affinché qualche potere forte possa mettere le mani sulla nostra azienda. Stiamo sbaraccando tutto, sbaracchiamo anche Saipem e così non ci pensiamo più.

Ovviamente le vicissitudini del prezzo del petrolio hanno inciso anche su Tenaris (-3,73%) ed Eni (-1,96%).

Non è andata meglio ad Enel (-2,42%) e le prese di profitto hanno colpito Mediaset (-2,29%).

Una conferma della giornata difficile da parte del comparto utilities è arrivata da A2A (-1,90%) che ora deve trovare un livello sul quale “appoggiarsi”.

Potrebbe uscire al ribasso da una fase laterale Campari (-1,72%), mentre conferma la debolezza messa in evidenza ormai da alcune sedute Generali (-1,65%).

Non molti i titoli che hanno concluso le contrattazioni con un guadagno rispetto alla vigilia, continua il momento felice di Telecom Italia (+0,94%), mentre termina sul massimo di seduta Banca MPS (+0,88%).

Un altro titolo del settore ha messo a segno un rialzo, si tratta di Mediobanca (+0,64%) che è rimasto così in una fase laterale ma su livelli che potremmo definire storicamente elevati per il titolo.

Ed ora concentriamoci su Wall Street che al momento, nonostante i preziosi consigli che la Lagarde ha voluto dare alla Yellen, viaggia in territorio negativo.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro  


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