La morte aleggiava nel cielo e all'improvviso si tuffava, piombava dall'alto ad ali spiegate e becco d'acciaio dardeggiante, puntava su quella lunga fila tremante di insetti neri che strisciavano lungo la strada. Tutti si buttavano a terra, le donne si stendevano sui figli per proteggerli con il loro corpo. Quando il fuoco cessava, solchi profondi restavano scavati nella folla, simili a spighe di grano piegate in un giorno di tempesta o ad alberi abbattuti che formano strette e profonde trincee. Dopo pochi istanti di silenzio gemiti e richiami si levavano, si rispondevano, gemiti che nessuno ascoltava, richiami lanciati invano...
Sì. Un film sarà tratto dall’acclamato libro di Irène Némirovsky: “Suite francese”. La Universal ne ha comprato i diritti e il regista Saul Dibb avrà l’arduo compito di rappresentare sul grande schermo una storia nella storia. Lo script sarà invece opera di Ronald Harwood, già sceneggiatore del film Il Pianista
Sì. In fondo, di questo si tratta. Suite francese è un libro in cui è racchiusa una vicenda personale, un’esperienza veramente vissuta, un piano esistenziale non astruso ma reale. Irène visse quel tempo, quei luoghi, quelle vicende. La storia è, infatti, ambientata nel 1940 durante l’occupazione tedesca in Francia. Irène cominciò a scrivere il libro poco prima di essere deportata ad Auschwitz, ma l’opera non vide mai la parola fine rimanendo incompiuta, perché fu la vita dell’autrice ad avere termine nel 1942 proprio nel famigerato campo di concentramento.
Il libro fu scoperto, quasi mezzo secolo dopo, dai famigliari della scrittrice. Sarà dura trarre un film da un libro acclamato come questo, pennellato di lirismo e poesia, culto della stessa scrittrice (che lo paragonò alla Quinta di Ludwig Van Beethoven), soprattutto considerando il fatto che la storia sarà tagliata, concentrandosi solo sul triangolo suocera-nuora-spasimante, ma noi non disperiamo. D’altronde, tra le pagine del libro come in quelle del futuro film, sarà bello poter scorgere ricordi della vita di Irène e, per poco, farli nostri.
Irène Némirovsky (Kiev, 11 febbraio 1903 - Auschwitz, 17 agosto 1942) è stata una scrittrice francese. Nata in Ucraina, di religione ebraica convertitasi poi al cattolicesimo nel 1939, ha vissuto e lavorato in Francia. Arrestata dai nazisti, in quanto ebrea, Irène Némirovsky fu deportata nel luglio del 1942 ad Auschwitz, dove morì un mese più tardi di tifo Anche il marito, Michel Epstein, che aveva cercato di farla liberare, verrà gasato nel novembre dello stesso anno al suo arrivo ad Auschwitz. Dal 2005 la casa editrice Adelphi ha iniziato a pubblicare le sue opere.