Sul concetto di 'controproducente'

Al mondo ci sono cose che hanno senso, cose che ne hanno di meno, e soprattutto cose che non ne hanno affatto, come ad esempio le schermate pubblicitarie che compaiono all’improvviso e mi interrompono le partite di Fruit Ninja. Uno è lì che cerca di mettere in fila frutta virtuale da affettare con una katana virtuale, per battere anche di un solo punto il proprio record personale e gioirne come un idiota, e BAM, ti compare una pubblicità a tutto schermo che rovina sia la concentrazione, sia la miglior combo di frutta di tutti i tempi, sia il buonumore e la giornata. Un capolavoro di nonsense, un monumento alla controproducenza pubblicitaria, che non si dice così, ma non importa, perchè sono incazzato nero. Dico a voi, geni del marketing che vi siete laureati in Albania insieme a Renzo Bossi: lasciate che vi illumini sui nefasti effetti di questa pubblicità per i vostri guadagni e quindi sul motivo per cui il vostro capo dovrebbe licenziarvi immediatamente e farvi causa. I soldi che spendete per la pubblicità su Fruit Ninja servono esclusivamente a farvi odiare da tutti quelli che la vedono. È chiaro il concetto? Io non comprerò MAI quei cazzo di prodotti che mi hanno impedito di battere il record, nemmeno con una pistola puntata alla testa, nemmeno con una pistola puntata alla testa di mia madre, nè consiglierò mai a qualcuno di comprarli, piuttosto cancellerò il vostro nome dai manifesti uno per uno, userò tutta la mia vita per boicottare in ogni modo la vostra attività, mi impegnerò personalmente per far finire nella miseria voi, i vostri figli e tutta la vostra stirpe di brutte persone, e solo quando avrete sofferto abbastanza verrò da voi, vi lancerò in aria con una catapulta per deficienti, e con una katana di Hattori Hanzo vi affetterò tutti insieme in una magnifica supercombo di stronzi. Peace and Love.