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Sul nobel a Edwards e i medici cattolici

Creato il 05 ottobre 2010 da Samuelesiani
Con il nobel a Robert Edwards, padre della fecondazione in vitro e zio di milioni di bambini nati grazie alla sua ricerca, i media italiani dimostrano la loro mediocrità e la loro pavidità, rilanciando il parere del Vaticano su questo premio.
Come se avesse dignità intellettuale il parere del Vaticano sui temi scientifici e bioetici e come se non bastasse la sua storia per farci capire come la Chiesa Cattolica tratta da sempre questi temi:  e basta citare Galileo o l'Inquisizione, o se vogliamo rendere tutto più attuale, la posizione su testamento biologico e contraccezione, oggi, nel XXI secolo.
Si rilanciano dunque i pareri di cosiddetti medici cattolici a proposito dell'inseminazione in vitro.
Dal mio punto di vista, un medico che senta la necessità di definirsi cattolico non è medico e non merita neppure di esprimere un parere sui media.
Un medico che senta la necessità di definirsi cattolico è in realtà un fondamentalista che già inell'utilizzo orgoglioso di quell'aggettivo sta piegando la scienza e la coscienza ai dogmi della sua religione.
Solo un paese come il nostro, allo sbando sui temi della laicità e non solo, può dare dignità a queste uscite.
Cosa accadrebbe se un medico si definisse musulmano? I media rilancerebbero il suo parere con altrettanto zelo?

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